“Posizione Cei sulle messe è corretta”. Parla l’ex presidente della Consulta

Sul nodo della riapertura delle Messe, arriva il verdetto del presidente emerito della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli. “La posizione assunta dai vescovi nel comunicato è corretta”.

Mirabelli giusta pozione Cei

Ci sono infatti due aspetti da considerare, spiega Mirabelli. “Il primo riguarda le limitazioni che vengono apportate ai diritti costituzionali”, spiega il giurista. Queste infatti “non solo devono essere limitate nel tempo (e in questo caso non lo sono) ma anche ragionevoli e proporzionali rispetto al sacrifico che viene richiesto”. Mentre invece, in questo caso, “sembra si ecceda nella limitazione”.

Mirabelli: si trovino modalità per tutelare la sicurezza

Il secondo aspetto messo in luce dal presidente emerito della Corte Costituzionale riguarda propriamente l’attività del governo in carica. E degli ormai numerosi pasticci che si stanno verificando uno dietro l’altro. “Il mio suggerimento è che si trovino modalità e soluzioni capaci di tutelare la salute fisica e spirituale dei cittadini”.

Mirabelli ha poi approfondito la questione in un’intervista al Sir, agenzia di stampa cattolica. “All’esecutivo spetta ovviamente stabilire tutte le condizioni necessarie per garantire la tutela sanitaria dei cittadini, ma non vietare o escludere la possibilità di esercitare in pubblico il culto e la celebrazione eucaristica, con le cautele necessarie“, afferma.

cesare mirabelli
Sulla vicende delle Messe è intervenuto il presidente emerito della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli: – sourceweb

L’appello del Papa alla prudenza

Constatando che naturalmente i vescovi si sarebbero subito adoperati per elaborare nel necessarie norme di sicurezza e cautele per la celebrazione. Su questo in mattinata si è espresso anche Papa Francesco, invitando tutti alla prudenza nella fase due della pandemia.

“In questo tempo, nel quale si incomincia ad avere disposizioni per uscire dalla quarantena, preghiamo il Signore perché dia al suo popolo, a tutti noi, la grazia della prudenza e della obbedienza alle disposizioni, perché la pandemia non torni”, ha affermato in mattinata, durante l’omelia nel corso della Messa mattutina a Casa Santa Marta.

Mirabelli: lo Stato non può decidere cosa fare in Chiesa

Il punto messo in luce nell’intervista è che il rischio è anche quello che il governo stia in realtà agendo in maniera trasbordante, fino a toccare, oltre ad alcune questioni regolate dalla costituzione, anche gli aspetti del concordato.

“Il Concordato mantiene la distinzione delle competenze dello Stato e della Chiesa e prevede la reciproca collaborazione, che in questo caso mi sembra si sia avviata ma non concretizzata”, dice. “Sembra che lo Stato intenda stabilire quali atti di culto si possono fare e quali no”.

Governo e Comitato dicono: no Messa
Ancora non si può celebrare in presenza del popolo – photo web source

Celebrare in sicurezza è possibile

Il suggerimento perciò che arriva da Mirabelli “è che si trovino modalità e soluzioni atte a garantire da una parte un controllo sanitario adeguato, capace di prevenire eventuali contagi o diffusione del virus”.

Mentre dall’altra parte, l’invito è che “ci sia la possibilità per i sacerdoti di poter celebrare la messa, feriale o festiva, sempre nel pieno rispetto delle indicazioni del governo a cominciare dalla distanza sociale e dal numero di presenze in rapporto alla dimensione della chiesa, per evitare affollamenti”.

Si spera che presto sarà possibile tornare alle Messe (Websource Archivio)

“In questo modo sarà possibile tutelare la salute fisica e spirituale dei cittadini. Credo che due le cose non siano incompatibili”.

Giovanni Bernardi

Fonte: agensir.it

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