Medjugorje: la potenza sconosciuta del digiuno | Perché la Madonna lo chiede?

La Madonna dà un grande rilievo al digiuno, tanto da essere considerato uno dei cinque pilastri su cui si regge la spiritualità di Medjugorje. 

In nessuna delle sue apparizioni definite moderne a partire da Rue du Bac poi La Salette, Lourdes, Fatima, Banneaux, Kibeho e molte altre ancora, la Madonna ha mai incoraggiato tanto a praticare il digiuno come a Medjugorje.

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È bene ed utile domandarci il perché accade, soprattutto adesso che stiamo vivendo un tempo particolarmente sofferto, incerto, faticoso. Non possiamo trascurare nessuno dei mezzi che la Chiesa, di cui Maria è Madre, ci mette a disposizione per realizzare in pienezza la nostra vocazione cristiana e quindi portare frutto anche in quella degli altri, e in questo mondo così perso dietro l’effimero.

La Madonna a Medjugorje ci chiama al digiuno

La Madonna a Medjugorje non si inventa qualcosa di nuovo, ma ci invita a una pratica antica che faceva parte del vivere dei profeti nell’Antico Testamento, così come dei Padri della Chiesa. Maria stessa nel corso della sua vita terrena, ha sicuramente digiunato due volte alla settimana poiché tra il popolo ebraico era una prassi comune, nei giorni di martedì e giovedì.

Perciò poi le prime comunità cristiane, hanno scelto di digiunare invece il mercoledì e il venerdì, per distinguersi da quelle ebraiche. Dunque la Madonna si è posta nel solco della tradizione più antica, per rinnovarla e portarla a noi oggi.

La Madonna ha chiesto il digiuno fin dalle prime settimane delle apparizioni a Medjugorje e da allora non ha mai cessato di sottolinearne la potenza, in particolare quando la pace era minacciata dai conflitti bellici. Ecco le parole da lei pronunciate nel messaggio del 21 luglio 1982:

“Cari figli, vi invito a pregare e a digiunare per la pace nel mondo. Voi avete dimenticato che con la preghiera e il digiuno si possono allontanare anche le guerre e persino sospendere le leggi naturali. Il digiuno migliore è quello a pane e acqua. Tutti, eccetto gli ammalati, devono digiunare. L’elemosina e le opere di carità non possono sostituire il digiuno”. 

Colpisce l’affermazione della Madonna “con la preghiera e il digiuno si possono allontanare anche le guerre e persino sospendere le leggi naturali”. Sembra impossibile che dal digiuno scaturisca una simile forza, ma se Lei lo afferma non ci sono dubbi che sia davvero così.

E ci fa comprendere ancora di più che le guerre, le pandemie, sono la facciata esteriore di un’antica battaglia spirituale, tra il bene e il male, che continua tutt’oggi, e che possiamo combattere e vincere solo con le armi di Dio.

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Giovanni Paolo II invitava al digiuno nel pericolo della guerra

Il digiuno e la preghiera sono strettamente connessi e l’uno rafforza l’altro. In nessuna apparizione mariana dei tempi moderni, il digiuno ha assunto un tale rilievo come a Medjugorje, tanto da essere ritenuto uno dei capisaldi dell’ultima chiamata dell’umanità alla conversione. Anche Giovanni Paolo II credeva nella forza del digiuno e lo proponeva a tutti, credenti e non, ogni qualvolta si affacciava la minaccia di una guerra.

Francesco lo ha raccomandato più volte

Anche Papa Francesco ha invitato i popoli di tutte le fedi ad unirsi nella preghiera e nel digiuno. Ricordiamo il 14 maggio 2020, quando il mondo intero era messo duramente alla prova a causa della pandemia, e il Santo Padre affermava che l’intera umanità dovrebbe chiedere a Dio di aiutarci a superare la pandemia del Coronavirus.

L’urgenza e lo scopo del digiuno

In questo periodo storico riemerge l’esigenza e l’urgenza del digiuno per superare la drammatica situazione attuale. La Madonna insiste e dà una grande importanza al digiuno, come mezzo per ottenere la pace nel mondo ma anche a beneficio della nostra vita spirituale, del resto le due cose sono strettamente collegate. Non ci può essere la pace fuori da noi stessi se prima la pace non abita nel nostro cuore.

Attraverso il digiuno la nostra volontà si rafforza e diviene capace di resistere alle seduzioni del maligno, che per qualcuno può essere una figura immaginaria o un retaggio medioevale ma in realtà esiste, eccome. Lo scopo ultimo del digiuno è la capacità di rinunciare al peccato per fare crescere Gesù in noi. Il digiuno è connesso alla fede. Digiunare non significa avere fame, digiunare significa aprirsi al Signore. Uno che digiuna si apre, rinuncia a qualcosa per fare spazio a Lui, per diventare un povero nello spirito. Ovvero prende coscienza dei propri limiti, delle proprie miserie interiori, della sua totale dipendenza dall’amore di Dio, senza cui siamo un nulla.

La Madonna a Medjugorje, alla sua scuola della preghiera, ci insegna a crescere nella fede in questo mondo scristianizzato, e ci invita al digiuno perché è il mezzo che ci aiuta ad aprirci, a fare spazio alla Parola. Il digiuno ci aiuta ad accettare il Signore. E questo ci permette di progredire nel nostro cammino di santità, che è la meta di ogni cristiano, a cui la Madonna ci richiama continuamente. I santi Padri della Chiesa digiunavano e dicevano che il digiuno è la preghiera del corpo.

Come e quando si fa digiuno? 

La Madonna a Medjugorje raccomanda il digiuno a pane ed acqua a tutti, con eccezione per chi è affetto da delle patologie. Prima ha chiesto il venerdì, in memoria del giorno della Passione di suo Figlio. Poi ha aggiunto il mercoledì, in onore allo Spirito Santo. Il digiuno è inteso di 24 ore, per tutto il giorno, da mezzanotte a mezzanotte. Il digiuno si estende a tutto l’anno, salvo nel tempo dell’ottavario di Pasqua e Natale. E nel caso in cui, delle festività o solennità, cadano nei giorni di mercoledì e il venerdì. Ed è bello questo collegamento con la tradizione della Chiesa, che ai suoi arbori raccomandava il digiuno due volte la settimana, proprio il mercoledì e il venerdì.

Il digiuno del venerdì per la stessa motivazione espressa dalla Madonna. Invece quello del mercoledì, era fatto per manifestare l’amore dei cristiani verso Gesù, in memoria del giorno in cui Giuda andò dai farisei e fissò con loro il prezzo del suo tradimento. Questa è la conferma di quanto già detto: la Regina della Pace non aggiunge nulla di nuovo ma recupera la tradizione, proponendoci ciò che è andato perduto negli ultimi decenni, perché ritenuto inattuale e superato. Mentre la verità è che ora ce n’è più bisogno che mai. 

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E chi non riesce a digiunare?

La Madonna che è Madre attenta, pur invitando tutti, eccetto i malati, al digiuno, si rende conto che molti però non riescono a farlo per tanti altri motivi. Allora in alternativa, chiede a questi suoi figli, un altro tipo di rinuncia che tenga comunque il cuore orientato verso Gesù. E lo fa nel suo messaggio dell’8 dicembre 1981:

“Se siete in difficoltà o nel bisogno, venite a me. Se non avete la forza di digiunare a pane e acqua, potete rinunciare ad altre cose. Oltre che al cibo, sarebbe bene rinunciare alla televisione, perché dopo aver guardato i programmi televisivi siete distratti e non riuscite a pregare. Potreste rinunciare anche all’alcool, alle sigarette e ad altri piaceri. Sapete da voi stessi ciò che dovreste fare”.

Il digiuno aiuta a gestire il tempo

Digiunando si scopre inoltre un nuovo senso del tempo, per discernere le cose importanti dalle cose che non lo sono. In tanti dopo aver cominciato a digiunare, hanno imparato a gestire meglio la propria giornata, con più ordine, evitando di sprecare inutilmente, per esempio alla TV, al cellulare o in occupazioni poco edificanti, il bene più prezioso che è dono da Dio: il tempo.

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Simona Amabene

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