Medjugorje, Padre Ljubo: la forza della fede trasforma i cuori

Com’è vista oggi la fede in Dio?

Padre Ljubo, un sacerdote di Medjugorje, ci aiuta a capirlo.

Padre Ljubo

La spiritualità non segue le mode del mondo: “la forza del cristianesimo non è in qualcosa di nuovo, la forza della nostra fede è nella trasformazione, nella potenza di Dio che trasforma i cuori. Questa è la forza della fede e del cristianesimo. Come ha detto sempre la nostra cara Madre celeste, una famiglia che prega insieme, rimane insieme. Invece, una famiglia che non prega insieme, può rimanere insieme, ma la vita comunitaria della famiglia sarà senza pace, senza Dio, senza benedizione, senza grazie”.

Medjugorje: per il mondo essere cristiani non è moderno

Ed è questo che accade in molte circostanze, oggi, quando la famiglia si disgrega, i genitori divorziano o si crea astio tra essi e i figli. “Oggi, per così dire, nella società in cui viviamo, non è moderno essere cristiani, non è moderno pregare. Sono poche le famiglie che pregano insieme. Possiamo trovare mille scuse per non pregare: televisione, impegni, lavoro e tante altre cose, così cerchiamo di tranquillizzare la nostra coscienza. Ma la preghiera è un lavoro difficile. La preghiera è qualcosa che il nostro cuore profondamente anela, cerca, desidera, perché solo nella preghiera possiamo assaggiare la bellezza di Dio, che vuole prepararci e donarsi”.

Il compito di ognuno è trovare il tempo per pregare, il tempo da dedicare al dialogo con il Signore, il tempo per crescere spiritualmente. “Molti dicono che quando si prega il Rosario vengono tanti pensieri, tante distrazioni. Fra’ Slavko diceva che quelli che non pregano non hanno problemi con le distrazioni, solo quelli che pregano ne hanno. Ma la distrazione non è solo un problema della preghiera, la distrazione è un problema della nostra vita. Se noi cerchiamo e guardiamo nel nostro cuore più profondamente, vediamo quante cose, quanti lavori facciamo distrattamente, così”.

La preghiera del Rosario ci aiuta a vedere il nostro stato spirituale, dove siamo arrivati. Il nostro Papa Giovanni Paolo II ha scritto, nella sua Lettera “Rosarium Virginia Mariae”, tante cose belle, per cui sono sicuro che ha letto anche lui i messaggi della Madonna”.

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Antonella Sanicanti

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