La Madonna nel suo messaggio scelto per oggi, ci vuole tutelare dalle terribili conseguenze che il peccato provoca alla nostra anima ma che sono purtroppo sempre più ignorate.
Sono i preziosi insegnamenti che abbiamo la grazia di attingere alla sua scuola della preghiera.
Questo tempo, che dura dal 24 giugno 1981, è caratterizzato da un avvenimento che è unico nella storia dell’umanità, la presenza della Madonna in mezzo a noi, a Medjugorje.
Messaggio di Medjugorje del 25 marzo 1996 alla veggente Marija
“Cari figli! Vi invito a decidervi di nuovo ad amare Dio al di sopra di tutto. In questo tempo in cui, a causa dello spirito consumistico, si dimentica cosa significa amare ed apprezzare i veri valori, io vi invito di nuovo, figlioli, a mettere Dio al primo posto nella vostra vita. Che satana non vi attiri con le cose materiali ma, figlioli, decidetevi per Dio che è libertà e amore. Scegliete la vita e non la morte dell’anima. Figlioli, in questo tempo in cui meditate la passione e la morte di Gesù, vi invito a decidervi per la vita che è rifiorita con la resurrezione e che la vostra vita oggi si rinnovi attraverso la conversione che vi condurrà alla vita eterna. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!”.
Riflessione
La Madonna ci vuole tutelare dalle terribili conseguenze che il peccato provoca alla nostra anima ma che sono purtroppo sempre più ignorate. Lei usa più volte l’espressione “di nuovo”, che mette in evidenza la necessità di rinnovare costantemente la nostra decisione di mettere Dio al centro della nostra vita. Una sfida che oggi si fa ancora più ardua “a causa dello spirito consumistico” che ci induce a desiderare sempre qualcosa in più che non basta, che non ci soddisfa mai abbastanza. Non sappiamo più gioire e apprezzare ciò che conta davvero e ci lasciamo così travolgere dalla smania dello spirito del mondo, che provoca una continua attesa disattesa in noi. Perciò Lei ci mette in guardia dall’inganno di satana, per deciderci davvero per Dio, il solo che può farci sperimentare la pienezza e realizzarci quindi sino in fondo.
