Avevo sentito dire che il Papa si confessava tutti i giorni e pensai che anch’io dovevo confessarmi più spesso. Non volevo che Lucifero potesse esercitare un controllo su quello che facevo. Per questo ho anche digiunato”.
“Il veggente Ivan e sua moglie Laureen mi hanno dato un pezzettino di Croce. La porto sempre con me. Proprio per questo, sui miei vestiti è stata realizzata una speciale tasca. Porto con me anche le reliquie di Padre Pio, di s. Antonio di Padova, di s. Maria Goretti e di s. Denis, il protettore degli attori”.
“Credo che questo film sia stata anche la mia passione. Ho dovuto lottare contro il freddo, contro i crampi, contro il mal di testa che mi procurava la corona di spine. Ho dubitato della mia fede … Poi ho capito che non avrei potuto rappresentare il dolore senza soffrire veramente”.
“È un film che inneggia all’amore, alla tolleranza”.
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Antonella Sanicanti
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