Secondo lei con che spirito ci si può accostare a Medjugorje ? Con spirito “non ingenuo” né da “creduloni”, ma
anche “non chiuso” e “preconcetto”.Quando incontro, o incontriamo, qualche persona, che mi da o ci da notizia di suoi incontri, io non posso certo mettermi, o non possiamo metterci, in atteggiamento di persona, che non crede a quanto
le si dice. Certo, nel caso delle presunte “Apparizioni Mariane”, se debbo non essere “ingenuo” e “credulone”,
debbo, però, mettermi in “atteggiamento serio” o di persona seria, che tratta la cosa, come la cosa richiede, come richiede la dignità divina della realtà di cui si tratta; come richiede la serietà della Chiesa cattolica, a cui le “Apparizioni” appartengono per la loro stessa natura e a cui le “Apparizioni” si riferiscono; come richiede la responsabilità verso la
straordinaria importanza del fatto in questione, e che si deve atteggiare come persona, che deve e vuole rispettare persone e fatti.
Deve, quindi, mettersi in atteggiamento doverosamente critico, come il caso richiede. Ma deve, anche, mettersi in atteggiamento di persona, che si sa mettere in atteggiamento aperto e disponibile, verso una verità e realtà, che, se non è alla portata di tutti i giorni, è certamente possibile, e che, se accade, merita infinito rispetto. Se, poi, mi è dato di constatare fatti accertabili, che mi permettono di appurare, che chi mi parla non mente e dimostra di essere coinvolto in una grazia, che si manifesta attraverso. tanti fatti a me stesso noti e constatabili: allora, negare semplicemente i fatti, per
me, non sembrerebbe possibile e mi sembrerebbe “non onesto”. Oggi il contesto storico e sociale è mutato rispetto al periodo delle prime apparizioni.La guerra in quelle terre, dopo aver fatto numerose vittime, è terminata. I messaggi, allora, contenevano anche precisi riferimenti storici.
E oggi?
È molto utile avere al fianco una persona che aiuti a leggere e a comprendere il vero senso dei messaggi della Madonna..
Una Madre dovrà parlare in chiave pedagogica, ed, allora, possiamo capire, che la Madre deve ripetere molte volte i suoi ammonimenti, fin quando il figlio capisce e fa quello, che la Madre dice. Ad un esame di valutazione teologica e pastorale, i messaggi hanno “contenuti mirati”, di valore pedagogico, molto concreto ed altissimo. Chi li formula, Chi li dice e Chi li ripete, mostra di chiarire molto bene la situazione pedagogica e pastorale, spesso molto intricata e pretestuosa.
E la ripetizione è assolutamente funzionale allo scopo, che si propongono.. Quei messaggi debbono avere una lettura
pedagogica, ed andranno ripetuti dalla Madre con ripetizione dei contenuti logici, fino a quando, il loro
contenuto non verrà acquisito da coloro ai quali sono diretti con fini educativi. Questo può ben capirlo, chi ha a cuore la
conversione, chi ha a cuore la preghiera, che è necessaria alla conversione: può ben capirlo, chi ha a cuore la decisione di dare a Dio il primo posto: il che è necessario, sia per la conversione, sia per la preghiera.
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