MARTEDÌ DELLA QUARTA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, essendo passato di nuovo Gesù all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare. Si recò da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giairo, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi e lo pregava con insistenza: “La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva”. Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Il cuore di Gesù si commuove davanti al pianto di un genitore riguardo ai figli che sono in pericolo o che sono già vicini alla morte . Come questo padre ogni genitore cerchi Gesù e lo implori: “Vieni… il mio figlio …. la mia figlia hanno bisogno di te”. Il passaggio di Gesù, però, suscita anche tanta speranza in questa donna che nessun rimedio della medicina aveva giovato. Ella si accontenta di avvicinarsi a Gesù fino a potergli toccare il mantello… la sua fede la guida e si fida! E questa fede sempre ottiene perché cerca solo la potenza di Gesù non avendo da parte dell”uomo nulla che possa risolvere il suo caso. Abbiamo anche noi una tale fede non solo per le malattie del corpo ma, in maniera particolare, per tutte le malattie spirituali che provocano la perdita della vera vita: i sette vizi capitali! Gesù e con noi sempre! É vivo e realmente presente nel Sacramento dell’Altare, in ogni tabernacolo: andiamo a trovarlo spesso e chiamiamolo perché venga nelle nostre famiglie per ricevere da Lui la guarigione e la pace per i nostri figli e per tutti i membri.
Buona giornata. Vi benedico. Don Gaetano
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