“Cari figli, cari miei apostoli dell’amore, miei portatori di verità, vi invito nuovamente e vi raduno attorno a me affinché mi aiutiate, affinché aiutiate tutti i miei figli assetati d’amore e di verità, assetati di mio Figlio. Io sono una grazia del Padre Celeste, mandata per aiutarvi a vivere la parola di mio Figlio. Amatevi gli uni gli altri. Ho vissuto la vostra vita terrena. So che non è sempre facile ma, se vi amerete gli uni gli altri, pregherete col cuore, raggiungerete le altezze spirituali e vi si aprirà la via verso il paradiso”.
Oggi che ricordiamo Maria in modo speciale ci chiediamo quanto la sua presenza rientri nel piano di salvezza di Dio sull’umanità, la sua figura così umile e colma di bontà verso i suoi figli ha fatto sì che la Vergine diventasse il faro che illumina questi giorni di buio che l’umanità sta vivendo.
“Che cosa cercano gli uomini, soprattutto i giovani? – esclamava Paolo VI – Cercano la bellezza, la grandezza, la gioia, l’amore. Maria è per tutti sorgente della vera bellezza, della vera grandezza, della vera gioia, del vero amore” perché è Madre di Dio.
MADRE DI DIO: IL VANGELO CE NE DA’ PIENA CERTEZZA mediante un incantevole crescendo di sequenze che vogliamo insieme riscoprire.
Ecco la narrazione più meravigliosa di tutto il Vangelo: Tra lo stupore del Cielo e le attese della terra (poiché tutti i popoli attendevano un Salvatore), l’Arcangelo Gabriele si presenta alla più umile e alla più santa di tutte le creature, a una fanciulla di circa 14 anni, Maria, per avvertirla che è chiamata a diventare Madre di Dio. E le rivolge il più grande e il più lieto saluto che tradotto dai testi primitivi suona così: “Allietati, o tutta piena di grazia, il Signore è con te”.
Al saluto segue l’annuncio il più alto: “Non temere, o Maria. Hai trovato grazia davanti a Dio. Concepirai e darai alla luce il Figlio dell’Altissimo”. All’annuncio segue la risposta più attesa: Maria risponde: “Fiat!” “Sì!” E’ il “Sì” destinato a illuminare il corso di tutta la storia: “Sì, si faccia di me secondo la tua Parola” .
A quel Fiat, a quel “Sì”, segue immediatamente l’avvenimento più straordinario di tutto l’universo: l’Incarnazione: “Et Verbum caro factum est” (2): il Verbo, ossia la seconda persona della Trinità, quindi Dio stesso, per opera dello Spirito Santo, si è fatto uomo nel seno della Vergine. Perciò la Madonna è Madre di Dio.
Ed Ella subito si reca ad Ain Karim per prestare assistenza alla sua parente Elisabetta, che, pur già vecchia, per voler di Dio onnipotente, sta per dare alla luce il precursore di Gesù, Giovanni Battista. Ed Elisabetta, ricolma di Spirito Santo, rispondendo al saluto di Lei, dice il Vangelo, “esclamò a gran voce: Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo. A che debbo che la Madre del mio Signore venga a me?”
Quindi noi Cattolici evidentissimamente siamo col Vangelo quando chiamiamo la Madonna “Madre del Signore”, “Madre di Dio”. Tuttavia diciamo che è Madre di Dio non nel senso che abbia creato Dio poiché ben sappiamo che Dio nessuno l’ha creato, ma è sempre esistito; bensì nel senso che ha dato la natura umana a Dio concependo e generando Gesù. In Cristo c’è la natura umana e la natura divina unite ipostaticamente nella sola persona divina, e siccome è alla persona che si riferisce ogni azione quindi anche la maternità, perciò giustamente la chiamiamo Madre di Dio. Ella ha generato il corpo umano di Gesù, ha formato il suo cuore, il suo volto, i suoi lineamenti fisici, la sua costituzione psicologica. Ha dato a Dio quel corpo che si sarebbe immolato sulla croce per noi e poi sarebbe risorto glorioso, quel corpo e quel sangue che sarebbero rimasti presenti fino alla fine del mondo nell’Eucaristia, quel corpo che avrebbe portato per tutta l’eternità nel suo stato di gloria la somiglianza a sua madre.
MADRE DI DIO: VERITÀ DEFINITA NEL CONCILIO ECUMENICO DI EFESO (nel 431). I successori degli Apostoli, i Vescovi, sono radunati in Concilio a Efeso: stanno esaminando la questione della natura umana e divina del Cristo unite nell’unica persona del Verbo, contro l’eresia di Nestorio che ammette due persone in Gesù e ne deduce che la Madonna non è Madre di Dio. A Efeso c’è grande folla: il popolo partecipa in maniera molto viva alla discussione su queste verità importantissime, come oggi si prende viva parte ad avvenimenti infinitamente meno importanti (campionati di calcio, di ciclismo, ecc.).
E quando il popolo impara che i Padri Conciliari hanno condannato l’errore di Nestorio e, guidati dallo Spirito Santo, hanno definito che Gesù è vero uomo e vero Dio nell’unità reale e sostanziale della persona del Verbo, e, di conseguenza, la Madonna è Madre di Dio, esplode in acclamazioni, in grida di gioia, in una festa incontenibile; e, quando i Padri escono dall’aula conciliare, vengono portati in trionfo, e a sera sono accompagnati con canti, e con fiaccole accese alle loro dimore. I sentimenti di quei Padri e di quella folla festante furono espressi nell’Omelia, tenuta da S. Cirillo di Alessandria, di cui riporto qualche brano: “Ti salutiamo, o Maria, Madre di Dio, venerabile tesoro di tutta la terra, lampada inestinguibile, abitacolo di Colui che non può essere circoscritto da nessun luogo. Salve tu che hai accolto nel tuo grembo verginale Colui che è immenso e infinito. Per te la santa Trinità è glorificata e adorata. Per te la Croce è celebrata in ogni angolo della terra. Per te i Cieli esultano. Per te gli angeli e gli arcangeli si allietano. Per te i demoni sono messi in fuga. Per te la creatura decaduta è innalzata al Cielo”.
MADRE DI DIO: LA CONFERMA È VENUTA DALL’ALTO, mediante miracoli clamorosi.
A Lourdes, dal 1858 ad oggi, molti ammalati gravissimi, mentre ripetevano: “Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi”, sono guariti perfettamente e all’istante. Il Signore ha fatto questi prodigi per affermare che Maria è Madre di Dio.
La Madonna del Pilar a Saragozza (Spagna) ottiene a Miguel di Calanda, (il quale ripetutamente l’aveva supplicata: “Madre di Dio prega per noi”), un miracolo strabiliante: gli fa rispuntare una gamba che da tempo gli era stata amputata poco sotto il ginocchio dal noto chirurgo dott. Giovanni Estanga aiutato dal dott. Diego Millaruelo con l’assistenza dell’apprendista Giovanni Lorenzo Garcia che in compagnia di un suo collega aveva eseguito l’incarico di andare a seppellire nel cimitero il troncone della gamba amputata. Il fatto è stato pienamente documentato, in un processo canonico, dai suddetti medici e da tanti testimoni .
Medjugorije (Jugoslavia): Pur in piena obbedienza a quanto la Chiesa dichiarerà sui celebri fatti, non possiamo ignorare i moltissimi miracoli morali o conversioni ivi avvenute e le centinaia di prodigiose guarigioni. Ne esaminiamo una: Anna Basile di Milano, appena entrata nella sala delle apparizioni, subito guarisce dalla sclerosi a placche e dalla completa cecità a un occhio il cui nervo ottico era distrutto: guarigioni documentate da ben 142 referti di 25 medici e scienziati. (Dite ai Testimoni di Geova e agli increduli che ci documentino anche un solo miracolo del loro Geova o del loro mago che provi come vere le loro falsità contro le verità cristiane!).
Dunque la Madonna è veramente Madre di Dio. Lo è nel pieno senso della parola, anche senza aver dato a Gesù la divinità: infatti la madre è vera mamma dei suoi figli ancorché non abbia data ad essi la parte principale ossia l’anima che è stata infusa direttamente da Dio. Anzi, nessuna madre è tanto madre dei suoi figli come lo è Maria di Gesù Signore, poiché Maria lo ha concepito senza concorso di uomo.
La maternità divina è la base e il motivo di tutti, i suoi privilegi: È Immacolata perché non poteva essere macchiata da alcun peccato e quindi in potere di Satana Colei che doveva ospitare il Vincitore del peccato e del demonio. È Vergine, perché ha concepito Gesù per opera dello Spirito; Vergine è rimasta perché ciò era conveniente alla Madre di Dio e ciò è assicurato dalla Bibbia (6). È Assunta in Cielo perché – come dice S. Germano di Costantinopoli – “occorreva che la Madre della Vita (ossia di Gesù risorto) condividesse la dimora della Vita”.
Perché Madre di Dio è la Madre dei figli di Dio, è la Mediatrice di tutte le grazie, è il Rifugio dei peccatori, è la Consolatrice degli afflitti.
È la Madre di Dio, quindi è la perla dell’Amore di Dio, è la gemma della sua Potenza, è la bellezza della sua Gloria; è “il Capolavoro dell’Altissimo; è il Miracolo dei miracoli” .
Imitiamo la grande Madre di Dio!
Gesù ci invita a imitarla con queste entusiasmanti parole: “Mia Madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica” (8). Ora, nessuno, mai ha fatto ciò meglio della Vergine Maria. S. Agostino commenta: “Così sarete madri di Cristo” .
I Santi ci esortano all’imitazione. Se io non mi impegno a imitarla – dicono Origène, S. Agostino, S. Bernardo e altri Padri e dottori della Chiesa – è inutile che la veneri e la invochi come Madre di Dio: “Che giova a me se Cristo sia nato una volta da Maria a Betlemme se non nasce anche per fede nella mia anima?”.
Imitiamola specialmente ascoltando e meditando ogni giorno la Parola di Dio, vivendo sempre ad ogni costo nella Grazia di Dio, compiendo con gioia in ogni momento la Volontà di Dio, tenendo la mente e il cuore costantemente rivolti al Regno eterno di Dio.
ESEMPIO. Le apparizioni a S. Caterina Labourè.
Con la nostra mente rechiamoci in pellegrinaggio a Parigi nella Cappella della Medaglia miracolosa ove sono andati, con tanta devozione, Paolo VI, e, poi, Giovanni Paolo II. Impareremo la vera devozione alla Madre di Dio dall’esempio di un’umile suora, S. Caterina Labourè delle Figlie della Carità che vive in continua preghiera anche tra i molteplici lavori: assiste notte e giorno tanti vecchietti e per loro si occupa pure della stalla, delle mucche, del pollaio, della piccionaia, della lavanderia, della cucina. Desidera tanto vedere la Madonna. Ella le appare ripetutamente nel 1830. In una di quelle apparizioni, la Madre di Dio nelle sue mani regge un globo luminoso, sormontato dalla croce. Poi il globo scompare e dalle dita della Vergine scendono raggi di luce fino a terra. La Madonna le spiega: “Il globo che tu hai visto è il mondo, la terra dove abitano i miei figli. I raggi splendenti sono le grazie e le benedizioni che io faccio scendere su tutti coloro che mi supplicano. Sono tanto contenta di esaudire i miei figli che mi chiamano in loro aiuto, ma moltissimi non mi invocano mai e troppi raggi preziosi vanno perduti”. E le dà indicazioni precise per coniare la così detta “Medaglia miracolosa” promettendo particolare protezione e abbondanti grazie a chi l’avrebbe portata con fede.
È Cristo Dio che ha creato il mondo e che lo sostiene, ma Gesù ha affidato alla sua Madre l’umanità, e vuol salvare tutti gli uomini per mezzo di lei. Perciò – come afferma il Vaticano II – la Madre del Signore “sulla terra brilla innanzi al pellegrinante popolo di Dio quale segno di sicura speranza e di consolazione fino a quando non verrà il giorno del Signore” .
PROPOSITO. Invocheremo spesso, durante la giornata, la Madonna; la invocheremo insieme alla nostra famiglia ogni sera.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi!