Orrendo quello che una maestra -a dir poco- inadatta può provocare nella mente dei bambini; orrendo pensare che genitori ignari possano incappare in queste persone, quando lasciano i propri figli a scuola.
“Ti spezzo le ossa e ti taglio con la forbice”. Frasi del genere, tante parolacce, minacce assurde erano il repertorio di una maestra che a Nardò (Lecce) si occupava dei più piccoli. Questo era il suo modo di amarli, di accoglierli, di educarli.
Le parole purtroppo erano anche accompagnate dalle percosse, da schiaffi e da sculacciate, che quotidianamente riservava agli alunni di una classe di una scuola dell’Infanzia.
La Maestra di Nardò davanti ai giudici
I bambini, che presentavano anche dei lividi, sono riusciti in qualche modo a far capire la loro sofferenza, a comunicarla ai genitori. Dunque, è scattata la denuncia. Poi, delle microspie e delle cimici messe ad hoc dai Carabinieri hanno documentato il tutto. Il materiale è stato raccolto dal 27 Febbraio, all’11 Aprile del 2019, così i Carabinieri hanno fatto in modo che la maestra venisse sospesa.
Infatti, un dossier, presentato al Giudice per le indagini preliminari, Michele Toriello, ha ribadito la enorme responsabilità della maestra, nelle circostanze denunciate.
Le sue vittime erano ben 27 bambini e l’ex insegnante ora dovrà presentarsi in aula, il prossimo Novembre, per dire la sua sul suo discutibile “metodo di insegnamento” e sui gravissimi danni provocati nelle sue vittime innocenti.
Antonella Sanicanti