Madonna di Stazzano: difese gli esuli scappati sulle montagne

La Madonna di Stazzano la popolazione locale che era fuggita per le invasioni, e dopo che la colomba si posò sul cespuglio di biancospino ci fu il prodigio.

Madonna di Stazzano
Madonna di Stazzano – photo web source

Siamo poco tempo dopo l’anno mille, precisamente il 1155. In quell’anno nefasto accadde che gli imperiali del Barbarossa, potente e ambizioso imperatore del Sacro Romano Impero e re d’Italia, considerato dagli storici tra i più grandi imperatori medievali, scesi in Italia distrussero senza alcuna pietà la cittadina di Stazzano, in provincia di Alessandria in Piemonte.

Invocarono la Madonna con tutte le forze e si salvarono

Gli abitanti vennero profondamente presi dal panico, e scapparono di gran carriera sul Monte Spineto, dove riuscirono a rifugiarsi trovando una tregua. Una volta giunti in questo luogo, invocarono la Madonna con tutte le loro forze e per fortuna riuscirono a salvarsi. L’intervento della Vergine li aveva infatti difesi e finalmente potevano sentirsi al riparo e consolati dalla Madre celeste.

In quel luogo sorse quindi una piccola cappella in cui ogni giorno i rifugiati potevano rivolgere a Maria le loro preghiere e invocazioni. Tuttavia, presto scampò anche il pericolo della guerra, e quando il posto venne abbandonato anche la piccola cappella finì per essere presto dimenticata. Tuttavia, non era finita lì. Alcuni secoli dopo, nel 1620, il pericolo tornò a farsi vivo con la Rivoluzione francese, e con la spietata e vile crudeltà dei giacobini.

LEGGI ANCHE: Madonna della Quercia di Conflenti: i numerosi miracoli vinsero l’incredulità

La gente del luogo tornò a rifugiarsi sul monte

La gente del luogo tornò quindi, anche in quella occasione, a rifugiarsi sul monte che già secoli prima li aveva ospitati. Fu lo scenario in cui avvenne un altro splendido miracolo. Una ragazzina sordomuta, in quella precisa circostanza, vide una colomba che si posò su di un cespuglio di biancospino. In quello stesso istante, il cespuglio fiorì, nonostante si fosse fuori stagione.

LEGGI ANCHE: Madonna della Lettera di Messina: l’incredibile testo scritto dalla Vergine

La donna corse così a dirlo subito a tutti, e allo stesso tempo tutti si accorsero che la donna era miracolosamente guarita. All’improvviso, infatti, quasi senza rendersene conto, aveva riacquistato l’utilizzo della parola. Per ben otto giorni, inoltre, la colomba non si mosse mai da quel cespuglio fiorito. Ci vollero solamente tre anni prima che venisse costruito il santuario, ancora oggi meta di tanti fedeli che, in ricordo di questo splendido miracolo, invocano la presenza della Vergine ogni giorno per la loro vita.

Giovanni Bernardi

Impostazioni privacy