La famiglia è al centro del messaggio della Madonna a Civitavecchia, e proprio una famiglia è strumento di questi avvenimenti.
Ieri, domenica 2 febbraio, ricorreva la festa della Presentazione di Gesù al tempio. E’ conosciuta anche come la festa della Candelora, per la consuetudine di benedire le candele che un tempo venivano conservate e poi accese in casa nelle occasioni speciali.
La giornata di ieri, è caratterizzata anche da un altro evento accaduto il 2 febbraio 1995 alle porte di Roma, a Civitavecchia in località borgo Pantano: la lacrimazione della statuina della Madonna.
A questo primo straordinario evento, seguirono altri prodigi che videro sempre coinvolta la famiglia Gregori, in particolare il padre, Fabio, e la figlia, Jessica.
25° Anniversario delle lacrimazioni della Madonna a Civitavecchia
Insieme a Saverio Gaeta, sua moglie Anna, padre Max e Vito, mi sono recata a casa dei Gregori per l’appuntamento di preghiera, in occasione dei 25 anni dalla prima lacrimazione, tenutosi presso la loro casa.
Il bel tempo ha contribuito a rendere ancora più lieto il pomeriggio e l’ambiente che già di per se era molto accogliente. Il tutto si svolgeva nel giardino, davanti alla nicchia ricoperta di edera e fiori coloratissimi, dov’è custodita la Madonnina.
Si tratta della seconda statua che fu donata ai Gregori da Giovanni Paolo II. E’ identica alla prima, che pur rimanendo di proprietà della famiglia Gregori, è custodita dentro una teca nel santuario, a pochi centinaia di metri.
Fabio Gregori si è prodigato affinché tutti noi, eravamo in centinaia, trovassimo un posto, con tanta attenzione rivolta soprattutto verso le persone anziane o con difficoltà. Inoltre erano presenti i Carabinieri e la Polizia di Stato per garantire un’affluenza ordinata della gente.
Come in famiglia
Ho avuto la sensazione di trovarmi in mezzo a una grande famiglia di fratelli e sorelle, raccolti con devozione e rispetto intorno alla Madre. E mi ha colpito la grande disponibilità dei Gregori, che hanno aperto le porte della loro abitazione facendoci sentire a casa.
Poco prima di cominciare la preghiera, Fabio Gregori ha comunicato il saluto e la benedizione da parte di Mons Giovanni D’Ercole rivolto a tutti noi presenti.
Il Rosario è stato guidato da un sacerdote e da Jessica che ha lasciato recitare un paio di decine al suo bimbo, tenerissimo. E pensare che quando sono iniziate le lacrimazioni, Jessica, era una bambina di 5 anni, pressapoco dell’età di suo figlio. Oggi è una donna di quasi 31 anni, sposa e madre.
I canti melodiosi che ci hanno accompagnato, hanno raggiunto l’apice con “Dolce sentire” e “Ave Maria” cantati dal figlio più piccolo dei Gregori, Manuel, che è un tenore.
L’atto di Consacrazione nel momento esatto della prima lacrimazione
La preghiera con tanta commozione ci ha condotti giusto all’orario della prima lacrimazione avvenuta alle ore 16:21. Al termine l’atto di consacrazione dettato dalla Madonna a Jessica. Una preghiera stampata sul retro dell’immagine della Madonna di Civitavecchia, coi titoli di Madonna delle Rose e Regina della Famiglia.
I volontari all’entrata, si sono premurati di donarla a tutti. Sottolineo “donarla”. Fabio, lo ha ripetuto più volte:”In questo luogo non si lascia alcuna offerta di denaro, l’unica offerta che si lascia è quella del nostro cuore al Signore”.
Prima di andare via, con i miei amici abbiamo salutato Fabio e Jessica con la promessa di tornare a visitarli presto, con più calma. E di cuore li ringrazio per la testimonianza di fede, di unità e armonia familiare che mi hanno fatto respirare, donandomi una giornata indimenticabile.
Simona Amabene
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