Luci, suoni e profumi indicano la presenza dei morti?

Morti

Ci sono molte pagine web che spendono il loro tempo a parlare di segni che potrebbero indicare, nelle nostre vicinanze, la presenza dei morti, di persone defunte e a noi care.

Come cristiani abbiamo bisogno di molto discernimento, quando ci troviamo di fronte a casi come questo, e di guide spirituali specifiche per non incappare in inganni dannosi per la nostra fede.

Premesso che nessun essere umano (né vivo, né morto) può produrre luci, suoni e profumi senza supporti elettronici, un sacerdote, Padre Angelo, ci fa giustamente notare che: “È chiaro che i morti, proprio per il fatto che sono morti, non possono produrre luci, suoni e profumi.

Noi che siamo vivi non siamo capaci di produrre tali realtà senza mezzi. (…) Questi fenomeni invece non trascendono il potere degli esseri spirituali, e cioè degli angeli, sia di quelli santi, sia di quelli ribelli (i demoni).
Gli angeli per volontà di Dio possono far emanare luci, profumi, suoni dai cadaveri di alcune persone.
Di fatto numerosi corpi di santi sono stati oggetto di questi segni, che non rendono santa una persona, ma possono manifestarla.
La santità è data dall’ esercizio sublime delle virtù e principalmente dalla carità”.

Padre Angelo però ci mette anche in guardia: “Anche i demoni, essendo di natura angelica, per permissione divina possono compiere attorno ai cadaveri analoghi fenomeni.
Dio ha i suoi motivi se permette tali azioni.
Penso che il primo motivo sia questo: di persuaderci che la santità non sta in questi fenomeni, ma in ben altro”.

E’ importante ricordare, soprattutto in questo periodo pre-Halloween, che bisogna “stare lontano dal desiderio di contattare i nostri morti attraverso questi mezzi perché è facile rendersi oggetto delle incursioni del demonio.
Non dobbiamo dimenticare che il demonio quando produce il bene lo fa sempre per ingannare e per portarci a sé”.

Antonella Sanicanti

Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI

 

Impostazioni privacy