L’Isis Francesco sarà l’ultimo Papa.

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Che le mire dei terroristi  jihadisti puntino molto in alto è un fatto risaputo, già in precedenza sono state fatte minacce molto pesanti su Roma e la Santa Sede, verremo e toglieremo i crocifissi dalle vostre chiese così risuonavano le minacce del califfato Arabo contro la città eterna e il vaticano. Spazzeremo via i vostri simboli ed in maniera diretta, ed indiretta il piano si sta realizzando con la complicità di quelli che pensano che togliendo i crocifissi dalle scuole , i presepi ed altre immagine sacre si faccia un favore all’integrazione e alla libertà. Peccato che quegli stessi che rivendicano la libertà poi però vogliono togliercela.

Nel mirino dei terroristi da diverso tempo è il Papa il massimo esponente religioso al mondo, un simbolo per noi cattolici, il Vicario di Cristo in terra. E’ lui l’obiettivo primario da colpire da parte dell’Isis, la conferma è venuta dai documenti sequestrati durante le perquisizioni che hanno portato all’arresto di 4 terroristi  kosovari appartenenti al califfato.

ROMA – C’erano anche minacce nei confronti del Papa nelle chat degli indagati per terrorismo nell’ambito dell’operazione condotta dagli agenti della Digos di Brescia e della Direzione Centrale di Prevenzione della Polizia in collaborazione con la Polizia Kosovara.
Nelle chat, spiegano gli investigatori, si annunciavano «visite dai parte dei terroristi dello Stato Islamico».

Gli investigatori hanno trovato frasi come «questo sarà l’ultimo Papa». Nell’ambito dell’operazione sono state eseguite quattro perquisizioni a carico di persone, la cui posizione è ancora al vaglio. Gli investigatori stanno esaminando il materiale web. Nell’ambito dell’operazione sono stati eseguiti l’arresto del capo cellula rintracciato in Kosovo, l’espulsione a carico di un kosovaro e l’applicazione del regime della sorveglianza speciale per motivi di terrorismo nei confronti di un macedone residente a Vicenza.

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