L’Electric Church, la musica tecno in Chiesa innovazione o blasfemia?

Non dovrebbe ardere in noi il sacro fuoco dello zelo per la casa del Signore, il tempio contiene il tesoro più prezioso cioè Cristo. Tante volte per modernizzarsi troppo si corre il rischio di perdere di vista quello che è il santo timor di Dio.

La chiesa odierna è schiacciata tra la necessità di attirare le nuove generazioni alle funzioni e la necessità di non perdere di vista il ruolo per cui è stata concepita. Nell’epoca moderna c’è poco spazio per la spiritualità ed i giovani cercano contenuti rapidi che possano al contempo offrire una altrettanto veloce risposta. Per venire incontro a queste esigenze i sacerdoti odierni hanno appreso l’utilizzo dei social e cercato di rendere il momento di massima comunione con Dio, la Messa, più appetibile.

L’ultimo tentativo di innovare il culto per avvicinarsi al mondo dei giovani è stato fatto in Austria con delle serate evento chiamate ‘Electric Church‘. Si tratta di vere e proprie performance artistiche in cui viene fatto largo uso della musica techno. L’iniziativa ha avuto un discreto seguito, ma è quanto di più distante da una celebrazione eucaristica dato che per parteciparvi si pagava persino il prezzo del biglietto.

Le perplessità sulla natura non proprio spirituale dell’evento non sono condivise dai vescovi austriaci che ritengono l’iniziativa molto valida, a Klagenfurt  don Peter Allmaier, parroco del Duomo di Klagenfurt, ha dichiarato a riguardo: “La Electric Church con l’utilizzo professionale della tecnologia della proiezione ha trasformato il carattere mistico del Duomo anche per me in un’esperienza totalmente nuova. Inoltre, l’interpretazione musicale delle figure bibliche femminili è stata perfetta”.

Alle parole di don Allmaier fa eco il direttore del St.Peter di Vienna, Christian Spalek che afferma: “Electric Church è un ‘Oratorium’ con i mezzi del nostro tempo, musica, luci e performance, pur conservando il carattere sacro di una chiesa. Congratulazioni!”. Insomma il successo dell’iniziativa ha messo tutti d’accordo e fa intravedere l’organizzazione futura di eventi simili. Secondo uno dei presenti, però, è difficile che finita la novità i giovani si interessino nuovamente a questo tipo di serata: “Super location, purtroppo con racconti biblici. Electric Church in una super location come il Duomo di S. Stefano. A quanto pare purtroppo al prezzo di dover raccontare storie bibliche…ció appanna un po’ il progetto. Altrimenti bella musica, ma potrebbe esser meglio…”.

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