L’atleta azzurra Arianna Barbieri, torna in piscina dopo aver sconfitto il cancro

L'atleta azzurra Arianna Barbieri, torna in piscina dopo aver sconfitto il cancro Arianna Barbieri ha vinto la sua lotta contro il tumore

In questi giorni in cui la nazionale italiana di nuoto ha incantato agli Europei di Glasgow facendo incetta di medaglie, Arianna Barbieri avrà assistito alle vittorie dei colleghi con un minimo di nostalgia e con un pizzico di rimpianto. Succede così per ogni atleta che per motivi fisici è impossibilitato a competere ed è costretto ad osservare gli altri mentre gareggiano per una medaglia che sarebbe stata alla sua portata. Eppure in questo periodo in cui Arianna non è potuta scendere in vasca a tendere i muscoli e contare i respiri in una gara contro il tempo e le ambizioni degli avversari, l’atleta azzurra ha vinto la sua battaglia più importante: quella contro il tumore.

Ad annunciarlo poco dopo la fine degli europei (quasi a non voler rubare la scena ai colleghi in gara) è stata proprio Arianna attraverso un bel post su Instagram: “22/01/2018 -10/08/2018. Queste sono le date di inizio e di fine di questa mia ultima esperienza di vita. Con oggi finisco un periodo fatto di prelievi , pastiglie, punture , flebo , attese (tante) , dubbi ,pianti, nausea, stanchezza, tristezza, sconforto , picchi e ricadute. Un calvario di nome linfoma di Hodgkin”.

Sconfitto il Linfoma di Hodgink, Arianna Barbieri torna ad allenarsi

La ragazza (29 anni) è sbocciata professionalmente agli europei del 2012 in Ungheria (tre medaglie d’argento), guadagnando un pass per le successive Olimpiadi di Londra. Quest’anno sarebbe potuta essere la volta buona per ripetersi o meglio migliorarsi, ma a gennaio ha scoperto la terribile malattia e i pomeriggi in piscina sono stati sostituiti da continue visite in ospedale. Quel periodo di sofferenza, però, non l’ha portata a scoraggiarsi, bensì a trarre un insegnamento: “Siccome siamo padroni del nostro destino solo in parte, ho preso ciò che mi arrivava e ho cercato di accoglierlo al meglio. Per me questa malattia è stata un’arma a doppio taglio, una possibilità che la vita mi ha dato per crescere ed amarla sempre di più, una sfida e un’occasione per conoscere me stessa”. Superato il calvario, adesso è tempo di ricominciare, di iniziare una nuova vita che non poteva prescindere dal ritorno al costume ed agli allenamenti: “Ora inizia una vita nuova , un voltare pagina riprendendo da quello che ho lasciato e che amo di più. Ci vediamo in piscina…”

Luca Scapatello

22/01/2018 10/08/2018 Queste sono le date di inizio e di fine di questa mia ultima esperienza di vita. Con oggi finisco un periodo fatto di prelievi , pastiglie, punture , flebo , attese (tante) , dubbi ,pianti, nausea, stanchezza, tristezza, sconforto , picchi e ricadute. Un calvario di nome linfoma di Hodgkin. Siccome siamo padroni del nostro destino solo in parte, ho preso ciò che mi arrivava e ho cercato di accoglierlo al meglio. Per me questa malattia è stata un’arma a doppio taglio, una possibilità che la vita mi ha dato per crescere ed amarla sempre di più, una sfida e un’occasione per conoscere me stessa. Tantissime persone mi hanno aiutato nei momenti peggiori , anche solo con un piccolo pensiero e vi ringrazio davvero tanto❤️. Ora inizia una vita nuova , un voltare pagina riprendendo da quello che ho lasciato e che amo di più. Ci vediamo in piscina…

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