Tra le irregolarità riscontrate quelle che colpiscono maggiormente sono quelle a carico del responsabile della Onlus L’Azalea, il quale, come riportato da ‘Il Fatto Quotidiano‘ era riuscito a farsi dare in affidamento 20 migranti ottenendo il rimborso spese per una struttura che nemmeno esisteva. Come domicilio del centro accoglienza, Luigi Panozzo aveva indicato la residenza della madre in via Vespasiano Gonzaga 35. I migranti a lui affidati erano invece stipati in un’altra struttura che da accertamenti è risultata abusiva, poiché edificata senza permesso a costruire. La struttura in questione, locata in via dei Martiri Fondani, presentava carenze igenico-sanitare ed una tettoia danneggiata.
Tra le irregolarità comuni a tutte le strutture appartenenti alle due Onlus La Ginestra e L’Azalea si notano l’utilizzo di spazi non confacenti al numero di persone ospitate (La Ginestra, ad esempio, ospitava 84 migranti in una struttura adibita per 24 persone) e una spesa media per ogni migrante che non raggiungeva nemmeno i 2 euro. Il tutto dopo aver ricevuto dal gennaio del 2015 al settembre del 2017 4,1 milioni di euro di fondi stanziati per l’accoglienza dei migranti.
Luca Scapatello
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