La differenza tra la marijuana illegale e quella legale è proprio collegata al quantitativo in percentuale del principio attivo psicotropo (che può causare effetti secondari come stordimento, alterazione della percezione) all’interno dei fiori di marijuana: in quella legale la quantità massima di Thc presente non supera lo 0,2 %. Questo dovrebbe bastare a ridurre se non annullare gli effetti psicotropi per lasciare esclusivamente quelli rilassanti del Cbd, altra sostanza contenuta nella marijuana. Il testo della petizione punta il dito proprio contro l’idea che il cannabidiolo (ovvero il cbd) non sia pericoloso per la salute dei consumatori
Nella petizione, rilanciata dal sito ‘Sos Ragazzi‘, si legge appunto che il Consiglio superiore di sanità avrebbe chiesto di bloccare la vendita della marijuana legale: “Il Consiglio superiore di sanità (Css) ha chiesto di fermare la vendita della cannabis ‘light’. L’organo di consulenza tecnico-scientifica del Ministero della Salute, su sollecitazione dello stesso dicastero, ha raccomandato di ritirare dal commercio la cannabis ‘leggera’ perché ‘non può esserne esclusa la pericolosità’”. In base a questa richiesta viene chiesto agli italiani di firmare la petizione da presentare al ministro della Salute per bloccarne la vendita.
Luca Scapatello
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