La straordinaria apparizione della Vergine Maria di Knok

In una delle Omelie del 1979 Papa Giovanni Paolo II esordiva con queste parole: “Ho sentito un forte desiderio di venire qui, il desiderio di compiere ancora un altro pellegrinaggio al Santuario della Madre di Cristo, la Madre della Chiesa, la Regina della Pace. Non vi sorprenda questo mio desiderio. Cominciando dalla mia prima gioventù e nel mio Paese, è stato per me una pratica il fare pellegrinaggi ai santuari della Madonna… “. Quelle parole di amore nei confronti della Beata Vergine non erano casuali, quel giorno, infatti, ricorreva il centenario dell’apparizione della Madonna a Knok (piccolo paese situato in Irlanda).

Per chi conosce Giovanni Paolo II e la sua vita non è strano che fosse a conoscenza di un’apparizione che in molti non hanno idea che vi sia stata. Per colmare una mancanza abbiamo fatto una breve ricerca su quanto accaduto nel lontano 1879 in quella piccola cittadina irlandese e di seguito vi esporremo i fatti.

Secondo quanto si narra in Irlanda un giorno la piccola Mary si accingeva a chiudere le porte della chiesa, gesto che faceva ogni giorno, quando venne attratta da un bagliore insolito. Quel giorno pioveva forte e la ragazza penso si potesse trattare di un lampo. Fissando meglio quel bagliore notò che era fisso e non intermittente, inoltre le parve di vedere la figura della Madonna, anche qui la ragione la indusse a credere che si trattava di una statua, d’altronde l’anno prima le statue delle Madre Celeste erano state distrutte e sicuramente il parroco le aveva ricomprate.

Tornata a casa la ragazza era ancora dubbiosa, così, chiese alla sorella più grande di accompagnarla per verificare. Giunte in vicinanza dello strano bagliore la sorella maggiore si accorse che le figure in controluce si muovevano e senza pensarci ha esclamato: “E’ la Madonna”. Quindi le due ragazze si avvicinarono ulteriormente e furono testimoni di una scena sacra. La scena vista dalle due viene descritta con dovizia di particolari dallo scrittore David M. Lindsey nel suo libro ‘The Woman and the Dragon: Apparitions of Mary:

“L’intero muro era illuminato da una intensa luce visibile in lontananza. Le figure erano sospese a circa mezzo metro da terra. L’altare con l’agnello e la croce era circondato di angeli che volteggiavano sopra di esso. Maria, la più grande delle figure, portava un mantello e una fascia bianchi, e un lungo velo sulla testa che le scendeva fino ai piedi. Sul capo, coperto dal velo, aveva una corona d’oro. Fra la corona e il bordo del velo c’era una rosa d’oro. Le sue mani erano sollevate all’altezza delle spalle e il suo sguardo, assorto nella preghiera, era rivolto verso il cielo. San Giuseppe era alla destra di Maria, la testa reclinata in avanti e le mani giunte in preghiera. San Giovanni Evangelista aveva una mitra da vescovo e stava alla sinistra di Maria, la mano destra era sollevata e il braccio sinistro teneva quella che pareva essere la Sacra Bibbia.

Mentre la piccola folla si inginocchiava davanti all’apparizione in preghiera, i visitatori celesti continuavano a restare in silenzio. Non una parola veniva pronunciata. Solo dopo molte ore improvvisamente le figure scomparvero”.

In seguito all’apparizione fu costituita una commissione per indagare sull’accaduto presieduta dall’Arcivescovo. Sui fatti narrati c’erano forti dubbi, perché l’apparizione differiva da tutte le altre: in quelle precedenti la Madonna si presentava da sola e lasciava un messaggio, in questo caso invece non solo era accompagnata ma non ha lasciato, almeno apparentemente, nessuna indicazione. Ascoltate le due ragazze, però, la commissione decretò che il fenomeno di quella sera fosse indiscutibilmente vero.

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