Per parlare delle spoglie di San Pietro è bene cominciare dal racconto delle sue ultime ore: avvisato dai discepoli che era ricercato per la crocifissione, il fondatore della Chiesa stava scappando da Roma, d’un tratto vide Gesù che portava una croce in direzione opposta, Pietro allora si fermò e chiese al suo messia dove si stesse dirigendo e lui rispose: “A Roma, per essere crocifisso al tuo posto”. Il discepolo, pentito per il tentativo di fuga, tornò indietro ed affrontò da buon cristiano il martirio, come segno di inferiorità al suo maestro, però, chiese di essere crocifisso a testa in giù.
L’esecuzione avvenne al Circo di Nerone, vicino al Monte Vaticano, ed il luogo di sepoltura si doveva trovare poco distante (era tradizione seppellire i giustiziati vicino al luogo dell’esecuzione), del resto non vi è certezza, probabilmente si svolse una piccola funzione funebre in cui i discepoli raccomandarono l’anima di Pietro a Dio e lo seppellirono. Generalmente identificato come il sepolcro di Pietro e Paolo, il luogo di sepoltura si trovava al di fuori delle mura cittadine. Nel IV secolo Costantino (primo imperatore Cristiano) fece interrare il tumulo per costruire una necropoli che sarebbe stata la base della Chiesa del Principe degli Apostoli.
Solo in epoca più avanzata, nel XVII secolo, si decise di costruire l’attuale Basilica di San Pietro, i lavori furono lunghi e laboriosi e vennero completati solamente nel 1626, quando Papa Urbano VIII la consacrò ufficialmente. Per vari motivi si trattava di un luogo simbolico, nei secoli, infatti, a causa delle persecuzioni si perse la reale posizione del sepolcro.
In epoca contemporanea, nel 1930, il sepolcro di San Pietro venne trovato grazie ai nuovi scavi commissionati da Monsignor Ludwig Kaas. All’interno del luogo di sepoltura, nonostante tutti fossero certi che si trattava dell’edicola dedicata al Principe degli Apostoli, non vi erano le ossa. Solo qualche anno più tardi queste vennero trovate nascoste in una parete laterale. Ad annunciarne il ritrovamento fu Papa Paolo VI nel 1968: “Sono stati trovati i sacrosanti resti mortali del Principe degli Apostoli, di colui che fu eletto dal Signore fondamento della sua Chiesa e a cui il Signore consegnò le somme chiavi del suo Regno, con la missione di pascere e riunire il suo gregge, l’umanità redenta, fino al suo ritorno finale glorioso”.
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