SABATO DELLA XXIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO – Santi Cornelio e Cipriano martiri
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.
Gesu, che é la stessa Verita’ ci da oggi il criterio per un sano discernimento degli spuriti, a cominciare dal nostro. Davanti a Dio sono i frutti che rivelano la nostra vera identita’: se i frutti sono buoni é segno che il nostro cuore é pieno della bonta’ e della santita’ di Dio. Un frutto buono si distingue per la pace che comunica e la consistenza nel tempo. Un frutto cattivo, se anche ha parvenza esteriore di bonta’, non comunica pace ma agitazione interiore e cerca il plauso della gente e presto si estingue lasciando dietro di se’ amarezza e confusione. Dio ama chi costruisce la sua vita nel profondo della sua Parola, ascoltata, accolta e messa in pratica . Costui porta molto frutto; un frutto buono perche’ trae il bene dalla Parola di Verita’. Questi sono i veri figli di Dio, luce del mondo e sale della terra. Come i santi martiri Cornelio e Cipriano, diamo testimoniana della Parola di Verita’ , divenuta giorno per giorno vita nostra.
Con la loro intercessione vi benedico. Buona giornata. Don Gaetano
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