La Madonna di Pompei chiamò un satanista a onorarla e venerarla

Noi di LdM non ci stancheremo mai di testimoniare le meraviglie di Maria e del Rosario pregato con il cuore! Soprattutto la meraviglia della chiamata alla conversione che la nostra Mamma del Cielo rivolge a molti. E siccome siamo nel mese del rosario, oggi vi vogliamo raccontare Pompei e il suo santuario miracoloso.

A Pompei si è appena festeggiata una solennità imponente, un giorno di profonda devozione anche nei paesi circostanti il Santuario.

Anche se non ci sono state apparizioni a veggenti come a La Salette, Lourdes e Fatima, la Madonna apparve a molti ammalati che recitavano la potentissima Novena alla Regina delle Vittorie di Pompei.

In quelle brevi apparizioni, la Madonna non diceva nulla o annunciava la guarigione miracolosa. Interventi necessari per diffondere una capillare devozione al Santo Rosario in tutto il mondo. Durò qualche anno il ripetersi di queste apparizioni fugaci e annunciatrici di grandi miracoli.

Chi era l’uomo chiamato dalla Madre di Dio a far nascere dal nulla quel sontuoso e meraviglioso Santuario nella valle di Pompei, deserta e distrutta per l’eruzione del 79 d. C.? Forse un Santo? Un uomo pio che amava la Madonna?

La Beata Vergine chiamò alla conversione un satanista, era un avvocato, provato dalla vita e resistente a Dio. Ma si convertì.

Bartolo Longo sviluppò il suo anticlericalismo nel periodo universitario, soprattutto leggendo “Le Vie de Jesus” del filosofo francese Ernest Renan, e questo ci mostra come la lettura di un libro può santificare o dannare un’anima.

L’insegnamento contenuto nel libro rese Bartolo Longo fortemente anticlericale, tanto che cominciò a seguire lezioni di Lettere e Filosofia di alcuni professori apertamente anticattolici.

La vita giovanile di Bartolo Longo si infarciva sempre più di positivismo, un razionalismo esasperato che negava Dio.

L’opposizione a Dio lo portò ad avvicinarsi anche a un movimento spiritista di tipo satanico, molto diffuso in quella zona, di conseguenza divenne per circa un anno e mezzo un “sacerdote satanista”.

Bartolo Longo lottò tantissimo per la sua conversione. Fu beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 26 ottobre 1980

Il Beato ci mostra come da grandi peccatori si può diventare intimi amici di Gesù, quindi anime sante.

Meditate la vita di Bartolo Longo anche per comprendere che si arriva in alto lasciando le zavorre a terra. È impossibile elevarsi spiritualmente verso l’alto e continuare la vita viziosa o immersa nella mondanità superficiale e capricciosa.

Si deve lasciare qualcosa che si adora come un idolo, per lasciarsi abbracciare dalla Madonna.

In ogni Ave Maria, la Madonna già ci abbraccia e ci copre con il suo manto, me ne accorgo dalla fuga precipitosa dei diavoli. Non appena percepiscono la recita dell’Ave Maria, non resistono e sono costretti a fuggire il più lontano possibile. È una tortura per i diavoli sentire che Maria di Nazareth è Madre di Dio, piena di Grazia, Benedetta fra tutte le donne e che prega per noi, ora e nell’ora della morte.”.

Quella di Maria è una protezione insopportabile per i diavoli e lasciano la presa, allentano le tentazioni, perdono potere e l’Avvocata del Cielo trionfa sempre nelle anime che la invocano con amore e fiducia.

Recitare ogni giorno il Santo Rosario non ne possiamo fare a meno, per trionfare sul male. Con il Santo Rosario si ottengono grandi miracoli, guarigioni anche impossibili e la liberazione da oppressioni sataniche.

Dopo la Messa, solo il Rosario è potentissimo per distruggere le trappole e gli attacchi dei diavoli.

Non manchi mai nella vostra giornata la recita del Santo Rosario, senza la protezione della Madonna è difficile resistere al male e vincere le tentazioni, tanto più di questi tempi.

In questo mese dedicato al Santo Rosario, impegnatevi nella recita di più corone ogni giorno. Padre Pio ne recitava decine e decine.

Non c’è limite nella recita del Santo Rosario, pregate molto ed otterrete di essere sempre nelle grazie di Gesù e Maria. In questo tempo pregate di più gli uni per gli altri.

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