La Madonna la chiama a Medjugorje e avviene il miracolo per sua figlia

Una storia toccante, di un miracolo avvenuto a Medjugorje e di una conversione operata proprio dalla Vergine Maria in quel luogo benedetto dalla sua presenza. 

Una testimonianza che ci fa capire come la Madonna non sia indifferente alle nostre difficoltà e che, anzi, ci è sempre vicina, specialmente quando siamo nella prova.

Madonna Podbrodo
photo web source

Medjugorje: una conversione inaspettata

I miracoli non sono soltanto quelli che hanno a che fare con una guarigione fisica. Quelli più belli ma anche “più difficili” da raccontare, sono invece quelli che riguardano la conversione dei cuori. La storia che stiamo per raccontarvi, riportata da Costanza Signorelli su “La nuova bussola quotidiana”, è quella di Simona.

Lei è una mamma e, proprio sulla più piccola dei suoi figli, ha sperimentato la presenza divina. Un Angelo ha salvato la vita della piccola. Ma ciò che più colpisce di questa storia è di come Simona, prima di “vedere una luce nuova”, ha dovuto passare ed attraversare la via della Croce.

La sua è una storia di guarigione sì, ma anche di conversione che ha toccato tutta la sua famiglia, a partire da un fatto tragico: la leucemia che colpisce la sua figlia più piccola. Simona è stanca, arrabbiata con Dio e si domanda perché la Madonna abbia scelto, per lei, proprio la strada più difficile, quella del dolore e della croce, per portarla da Gesù.

Simona si rende conto che Maria l’ha voluta condurre per questa via per camminare insieme a lei e permettere, poi, al suo Cuore Immacolato, di trionfare su tutto, soprattutto sulla malattia. Ma andiamo per gradi.

Tutto ha inizio quando Simona va a prendere sua figlia Chiara all’asilo e la maestra le dice che la bambina si è lamentata tutto il giorno per uno strano dolore al collo del piede. All’inizio, si pensava ad una semplice slogatura, ma è il giorno dopo che, nonostante il dolore forte, Chiara inizia a piangere sempre più forte, lamentandosi e chiedendo di esser portata dal dottore.

miracolo
photo: la nuovabussolaquotidiana

Chiara: la leucemia che non le lasca scampo

Da lì la corsa all’ospedale “Umberto I” di Roma e, nonostante esami anche approfonditi, non si riesce a capire la piccola cosa abbia. È soltanto dopo 5 giorni di ricovero che il primario del reparto dove la piccola è stata ricoverata, emette una sentenza davvero brutta per i due genitori: “Io mi auguro che vostra figlia abbia una leucemia, in tal caso saprei come procedere. Altrimenti, con le analisi che ho in mano, io vi dovrei dimettere e mandare in mezzo ad una strada, perché non ho mai visto nulla di simile”.

La necessità di esaminare il midollo osseo della piccola e la diagnosi che diventa sempre più palese: è proprio leucemia. Una malattia che rapidamente si è diffusa in tutto il suo piccolo corpo e che si era nascosta, però, anche agli esami più approfonditi. Ma, come descrive mamma Simona, un primo miracolo era avvenuto nonostante tutto. Nessun organo vitale era stato ancora toccato.

È l’inizio dei due anni in ospedale per la piccola ed i suoi genitori. Un dolore troppo grande per la mamma. Simona si sente distrutta psicologicamente, tanto da arrabbiarsi con Dio per tutto quello che sta accadendo, anche se sono già molte le persone che hanno iniziato a pregare per la piccola.

Simona, in quel periodo, è una persona lontana dalla fede, ma è venuta a sapere che queste preghiere sono iniziate grazie ad un amico di suo marito che, facendo parte di un gruppo di preghiera mariano (e avendo saputo della piccola Chiara), aveva insieme ad altre persone, dato inizio a questa preghiera.

Il cambiamento in Simona inizia mano mano a partire da una “sorta di iniziativa” del marito. Appena i medici lo avrebbero permesso, loro e la piccola Chiara sarebbero andati a Medjugorje. A sentire questo nome, Simona si arrabbia: la piccola sta ancora facendo le chemio, altro che andare in pellegrinaggio! Ma sono in molti, proprio di questo gruppo di preghiera, ad insistere a portarli in questo posto e, in particolare Chiara, ai piedi della Croce Bianca.

Quel viaggio a Medjugorje: la Madonna getta un seme nel cuore di mamma Simona

Insistono anche per pagar loro il viaggio. La rabbia di Simona cresce ancora di più, tanto che è lei stessa ad affrontare l’amico di suo marito, dicendogli che loro a quel pellegrinaggio non avrebbero mai partecipato. Ma è una frase di quest’uomo a spiazzarla: “Simona, ma non sono io che ti invito, è la Madonna. Ci vediamo a Medjugorje”.

Se da un lato c’è una mamma arrabbiata, dall’altro però ci sono i medici che acconsentono al viaggio della piccola Chiara a Medjugorje. L’arrivo in quel “posto sperduto” (così come lo chiamava Simona) e qualcosa che davvero cambia. Chiara sta bene e, nonostante le chemio avute, sembra che il suo corpo non sia stato toccato da nulla.

La Madonna aveva gettato un seme anche nel cuore di mamma Simona: “La Madonna ha avuto molta pazienza con me, è stato un cammino per piccoli passi, che dura ancora oggi” – confida nell’intervista. Ma al rientro da Medjugorje, Chiara inizia a sentirsi male, era quasi ad un passo dalla morte. Aveva la febbre a 38°.

La riportano in ospedale. Le rifanno tutti gli esami e la piccola deve di nuovo esser ricoverata, poiché non sono affatto buoni: “Sua figlia sta morendo! Gli esami che ho davanti sono un disastro, tutti i valori di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine sono quasi a zero e la bambina potrebbe avere un’emorragia da un momento all’altro”.

Quell’angelo che protegge la piccola Chiara

La piccola si trova in uno stato quasi irreversibile, come se tutte le cure fatte precedentemente non fossero servite a nulla. Ma ecco che qui Simona ferma il suo racconto e torna un attimo indietro nel tempo, di nuovo al loro primo viaggio a Medjugorje. Di preciso al momento in cui Chiara ed il suo papà sono vicino alla statua del Cristo Risorto.

chiara
photo: la nuovabussolaquotidiana

Una foto scattata, come tante altre…ma ce ne è una con qualcosa di strano, che una signora del gruppo riesce a notare. In direzione della piccola Chiara, guardando in alto, c’è un Angelo. La sua sagoma ha le ali aperte, come a proteggere la piccina. È presente solo in quella foto, e in nessun’altra più.

Tornando al presente…mamma Simona non sa più cosa fare. Le condizioni di Chiara sono disperate e la piccola è sottoposta ad un altro esame del midollo. Nel frattempo, l’unica cosa che resta da fare è pregare e, lei, lo fa e chiede preghiera anche a quel gruppo che ha accompagnato la famiglia a Medjugorje.

Questa volta, il miracolo avviene realmente: “Signora, signora! L’Angelo ha salvato sua figlia!” – sono le parole che, con entusiasmo, l’oncologa dice a Simona mostrandole gli esami del midollo di Chiara.

Erano perfetti! Nessun peggioramento della leucemia, solo una quinta malattia in fase acuta, che di lì a pochi giorni, sarebbe guarita.

Quell’angelo, quella guarigione, quella conversione: Simona e la piccola Chiara avevano attraversato la via dolorosa della Croce ma, come Gesù, la bambina ne è uscita vittoriosa e, anche sua madre, come Maria, si è lasciata guidare dalla Regina della pace a Medjugorje, che da quel giorno, ogni anno è diventata una tappa fissa per la loro famiglia.

Fonte: lanuovabussolaquotidiana

Impostazioni privacy