L’ invidia è uno dei sette Vizi Capitali, ossia uno dei peggiori atteggiamenti che possiamo adottare e praticare nella nostra vita.
Risponde a varie domande: Perché ho meno di quella persona? Perché lei/lui ha un ruolo più importante del mio? Perché è più bella/o, alta/o, magra/o di me? Perché ha quello che io vorrei e non avrò mai, per quanto lo possa desiderare?
L’invidia è, dunque, un tarlo che contamina e avvelena, mano a mano, sentimento dopo sentimento, tutto il nostro essere, ci distrae dalla volontà di migliorarci, soppiantandola con l’ossessione di voler essere al posto di qualcun altro.
Questo Vizio, anziché trovare il modo, la strada per crescere, istruirsi, migliorarsi, dirige il proprio disappunto, il proprio astio, contro gli altri, che nel nostro immaginario ci hanno defraudato di qualcosa che avremmo dovuto avere.
La fiducia e la stima di se stessi sono impedite dalla voglia che l’altro soccomba o venga, per lo me meno, svilito.
Il Libro della Sapienza dice: “Sì, Dio ha creato l’uomo per l’immortalità;
La sua invidia, come sabbiamo, si trasformò in un atto di ribellione, che indusse altri Angeli a voler spodestare Dio, a desiderare di avere lo stesso potere.
Sappiamo com’è finita, ma l’umanità non ha ancora realizzato quanto quel sentimento malefico sia radicato in noi. Di uomini come Caino, infatti, è piena la storia dell’umanità.
Antonella Sanicanti
“Dona sollievo ai malati”. Con la preghiera della sera di oggi chiediamo alla Santissima Trinità…
Oggi, nella giornata della Commemorazione dei defunti, è particolarmente indicata la preghiera alla Madonna del…
Nel giorno dedicato alla Commemorazione dei defunti papa Leone XIV all'Angelus ricorda come la memoria…
Ritorna in vita dopo 20 minuti di morte clinica, la testimonianza del ragazzo che ha…
Nella Commemorazione dei defunti si ricordano tutti coloro che hanno già concluso questo passaggio di…
Meditiamo il Vangelo del 2 novembre 2025, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…