Improvvisamente tutti i social più frequentati, che fanno capo a un unico gestore sono saltati e quindi risultati inaccessibili, generando un vero e proprio “panico” sulle reti di comunicazione degli utenti.
Un segno di come oggi la società sia diventata sempre più “dipendente” da questi strumenti, a cui ormai è delegata gran parte della propria vita, al punto che se si interrompono per cause sconosciute, anche molte attività fanno la stessa fine.
Intorno alle 17,40 di oggi, infatti, all’improvviso tutti i principali social che fanno capo al fondatore di Facebook, nonché attuale amministratore delegato, Mark Zuckerberg, sono andati in tilt, risultati cioè inaccessibili. In quei secondi è scoppiato il vero e proprio panico, e tutto questo ci fa profondamente riflettere sulla nostra condizione umana e sociale.
Ma i cristiani, tuttavia, sanno bene di non essere affatto dipendenti da questi strumenti di comunicazione, che sono molto utili ma che se usati in maniera scorretta possono portare anche a vere e proprie derive. I cristiani sanno infatti che, in ogni momento della loro vita, c’è Gesù che li accoglie, li pensa, li attende e attende le loro preghiere.
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Quindi, perché no, è bene che si ricordi della preghiera in questi momenti, che si possono quindi utilizzare per prendersi, almeno un momento, una pausa dal continuo traffico quotidiano di pensieri, immagini, commenti. Ricordiamoci di Gesù e della preghiera sempre, soprattutto quando il vociare del mondo, per un attimo, si placa.
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