Incendio Pisa, monsignor Benotto apre le porte agli sfollati

Incendio Pisa
(Websource)

I Vigili del fuoco continuano a lavorare per estinguere le fiamme  che circondano i paesi in provincia di Pisa, monsignor Benotto nel frattempo offre ospitalità e supporto morale agli sfollati.

Continua senza sosta il lavoro dei soccorritori per spegnere le fiamme che in questi giorni hanno minacciato i paesi del pisano (Calci e Vigopisano quelli maggiormente colpiti) portando alla distruzione di 700 ettari di terreno, oltre a quella di alcuni casolari e abitazioni. Per fortuna il pronto intervento dei Carabinieri e della Protezione Civile ha permesso che i paesi a rischio incendio fossero sfollati prima che le fiamme imprigionassero i residenti, non si registrano dunque morti e feriti. Risolta l’emergenza si dovrà capire cosa ha provocato l’incendio che per i vigili del fuoco è quasi sicuramente di origine dolosa.

A confermare i sospetti sulla natura dolosa dell’incendio anche il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi che ha parlato alla stampa di indizi a riguardo che andranno confermati con l’attività investigativa. Sull’argomento è stato intervistato dal ‘Agenzia Sir’, monsignor Giovanni Paolo Benotto che ha dichiarato: “Si tratta di vedere cosa è veramente successo. Adesso è difficile capire”.

Incendio Pisa, monsignor Benotto: “Aperte le porte agli sfollati”

Monsignor Benotto ha poi parlato della quantità di danni che l’incendio potrebbe aver causato alla zona spiegando che si tratta di una zona dove si trova un grande uliveto e che esistono dei casolari che erano stati da poco rivitalizzati. Per quanto riguarda i disagi che l’incendio ha causato agli abitanti della zona, il prelato ha spiegato che la diocesi si è mossa per offrire ospitalità agli sfollati e che nei prossimi giorni si organizzerà per dare supporto morale e materiale: “La parrocchie che insistono nella zona, e che formano una unità pastorale, si sono date da fare per assistere chi è stato costretto a sfollare. Abbiamo aperto la palestra e altri ambienti pastorali della Propositura di Calci per dare riparo alle persone fuggite. Vedremo con la Caritas diocesana di fare i passi necessari per dare loro assistenza e supporto”.

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Luca Scapatello

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