Il forte richiamo del Papa per questo tempo di Quaresima

Il Santo Padre ha scritto un messaggio per questo tempo di Quaresima che racchiude un monito molto forte.

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Un messaggio per rinnovare le virtù della fede, della speranza e della carità, approfittando proprio di un tempo liturgico forte quale quello della Quaresima. Ricevere a cuore aperto l’amore di Dio.

Papa Francesco e il messaggio di Quaresima

Papa Francesco ha scritto un messaggio per il periodo di Quaresima che ci apprestiamo a vivere, a partire dal prossimo Mercoledì delle Ceneri, 17 febbraio. Un messaggio aperto e semplice, dove il Santo Padre ci invita a rinnovare la nostra fede, in particolare a riconoscere e a coltivare i doni delle virtù di speranza e carità.

In questo tempo di conversione rinnoviamo la nostra fede, attingiamo l’acqua viva della speranza e riceviamo a cuore aperto l’amore di Dio che ci trasforma in fratelli e sorelle in Cristo.

Nella notte di Pasqua rinnoveremo le promesse del nostro Battesimo, per rinascere uomini e donne nuovi, grazie all’opera dello Spirito Santo. Ma già l’itinerario della Quaresima, come l’intero cammino cristiano, sta tutto sotto la luce della Risurrezione, che anima i sentimenti, gli atteggiamenti e le scelte di chi vuole seguire Cristo” – scrive Francesco.

Le tre parole: digiuno, preghiera, elemosina

Un periodo in cui riflettere, meditare, far tesoro della Parola di Dio ma anche ponendo l’attenzione sulla nostra fede e sul nostro modo di professarla: “Il digiuno, la preghiera e l’elemosina, come vengono presentati da Gesù nella sua predicazione sono le condizioni e l’espressione della nostra conversione. La via della povertà e della privazione, lo sguardo e i gesti d’amore per l’uomo ferito e il dialogo filiale con il Padre ci permettono di incarnare una fede sincera, una speranza viva e una carità operosa” – scrive.

Digiuno, preghiera e povertà. Questi sono i tre elementi per riflettere. Ma Francesco fa porre la nostra attenzione, anche, sulle tre virtù teologali: la fede, la speranza e la carità: “La fede ci chiama ad accogliere la Verità e a diventarne testimoni, davanti a Dio e davanti a tutti i nostri fratelli e sorelle. In questo tempo di Quaresima, accogliere e vivere la Verità manifestatasi in Cristo significa prima di tutto lasciarci raggiungere dalla Parola di Dio, che ci viene trasmessa, di generazione in generazione, dalla Chiesa.

Sul digiuno vissuto come esperienza di privazione porta quanti lo vivono in semplicità di cuore a riscoprire il dono di Dio e a comprendere la nostra realtà di creature a sua immagine e somiglianza, che in Lui trovano compimento. Facendo esperienza di una povertà accettata, chi digiuna si fa povero con i poveri e accumula la ricchezza dell’amore ricevuto e condiviso“.

Il Papa: “Rinnoviamo la fede, la speranza e la carità”

La speranza, di cui in questo periodo ne abbiamo bisogno: “Nell’attuale contesto di preoccupazione in cui viviamo e in cui tutto sembra fragile e incerto, parlare di speranza potrebbe sembrare una provocazione. Il tempo di Quaresima è fatto per sperare, per tornare a rivolgere lo sguardo alla pazienza di Dio, che continua a prendersi cura della sua Creazione, mentre noi l’abbiamo spesso maltrattata.

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Nel raccoglimento e nella preghiera silenziosa, la speranza ci viene donata come ispirazione e luce interiore, che illumina sfide e scelte della nostra missione: ecco perché è fondamentale raccogliersi per pregare e incontrare, nel segreto, il Padre della tenerezza”.

Ed in ultimo, la carità: “La carità, vissuta sulle orme di Cristo, nell’attenzione e nella compassione verso ciascuno, è la più alta espressione della nostra fede e della nostra speranza. La carità si rallegra nel veder crescere l’altro. Ecco perché soffre quando l’altro si trova nell’angoscia: solo, malato, senzatetto, disprezzato, nel bisogno.

La carità è lo slancio del cuore che ci fa uscire da noi stessi e che genera il vincolo della condivisione e della comunione. La carità è dono che dà senso alla nostra vita e grazie al quale consideriamo chi versa nella privazione quale membro della nostra stessa famiglia, amico, fratello. Il poco, se condiviso con amore, non finisce mai, ma si trasforma in riserva di vita e di felicità”.

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Un messaggio forte quello del Santo Padre che ci invita a guardare alla Quaresima come un momento in cui fermarci un attimo e volgere lo sguardo a Cristo.

Fonte: acistampa.com

ROSALIA GIGLIANO

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