Spesso si sente parlare dei doni dello Spirito Santo ma non sempre è chiaro quali siano e perché ci fanno tanto bene. Cerchiamo allora di rivederli insieme per approfondire questo grande miracolo che viene offerto dal Signore a tutti i cristiani.
Si tratta di doni che ci permettono di vivere in maniera sempre più decisa una comunione profonda con Lui affinché la Sua grazia possa esprimersi pienamente nella nostra vita.
A tutti capita nella vita di sentirsi pesanti, affaticati e appesantiti dai fatti della vita, come se fossimo una barca senza motore che rischia di andare al largo. Ma se i remi sono nelle nostre mani, e alcune volte non riusciamo ad utilizzarli, le vele possono essere tranquillamente rappresentate dai doni dello Spirito Santo, che a sua volta è il soffio stesso del vento. “Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito”, disse infatti Gesù a Nicodèmo, come riportato dal Vangelo di Giovanni (3,1-8).
Quali sono i sette doni dello Spirito Santo
Tradizionalmente i doni dello Spirito Santo sono sette. Un numero particolarmente importante per la Bibbia e per i cristiani, che rappresenta molte cose, tra cui la perfezione divina che si esprime nella Creazione, la cui durata è per l’appunto di una settimana, sette giorni. Tuttavia, essendo gli stessi doni un regalo di Dio agli uomini, questi sono potenzialmente infiniti. Nello specifico, però, questi sono indicati in maniera molto specifica.
Il primo dono è quello del Consiglio, che aiuta i suoi figli a scoprire il progetto d’amore che Dio ha su di noi, e anche la strada giusta per fare in modo che questo si compia. Il dono del consiglio infatti agisce nei suoi figli in due modi specifici: quello di farci consiglieri per gli altri, rendendoci capaci di trasmettere e testimoniare la propria esperienza di fede, ma anche di farci riconoscere bisognosi di consigli davanti ad ogni scelta quotidiana a cui la vita ci mette di fronte. Ovviamente, questi arriveranno attraverso la preghiera.
Il secondo dono è quello della Fortezza, che si esprime in caratteristiche come il coraggio, la costanza o la tenacia. Tanto che storicamente ci sono stati scrittori ed esegeti cristiani che si sono spinti a paragonare lo Spirito Santo a un allenatore, che come noto è colui che accompagna gli atleti davanti alle fatiche che sono chiamati ad affrontare. Il dono della fortezza è caratterizzato da due dimensioni, che sono quella passiva e quella attiva. La prima, che aiuta a resistere agli attacchi del male, mentre la seconda ci permette di attaccare per vincere il male con il bene.
I doni dello Spirito ci permettono di vivere in Comunione con Dio
Il terzo dono riguarda l’Intelletto, ovvero colui che aiuta ad allontanare la superficialità e ad arrivare al cuore stesso delle cose. Un dono che può agire in diversi modi. Attraverso la conoscenza di sé stessi oppure la capacità di capire e conoscere a fondo gli altri. Lo stesso vale per l’intelligenza spirituale che permette di leggere la Bibbia in profondità e trarne un profondo nutrimento di vita. Questo dono si potrebbe sintetizzare descrivendolo come il dono della “profondità” contro la “superficialità”.
Un altro dono dello Spirito è quello della Pietà, un termine che non ha nulla a che fare con il senso negativo che oggi comunemente gli si attribuisce. Ma che al contrario riguarda il senso latino della “pietas”, vale a dire l’amore tra genitori e figli. Questo dono aiuta a capire e quindi a credere seriamente che Dio è Padre e che ci ama, e di conseguenza che ci dona pace, forza e gioia. Grazie al dono della pietà siamo portati a fidarci di Dio con lo stesso abbandono di un bambino nelle braccia di mamma e papà.
Il dono successivo è quello della sapienza, che concede ai fedeli il sapore e il gusto della conoscenza di tutto il creato e quindi anche del suo Creatore. La parola sapienza viene infatti da sapido, gustoso, e questo dono ci aiuta a distinguere ciò che è bene da ciò che è male. Per questo può nascere solo e unicamente come dono di Dio, perché solo dalla consapevolezza che Dio ci ama siamo portati, umanamente, a riuscire ad amarlo. Per dare vita a una relazione che non riguarda affatto le nostre forze, ma che al contrario ci è stata pienamente donata da Dio stesso.
Un altro dono molto importante è quello della Scienza, che può essere espresso anche col termine “conoscenza”. Biblicamente inteso, si tratta della capacità di conoscere il mondo e di amare, per la semplice ragione che chi ama capisce meglio e prima. Per questo il dono della Scienza insegna ad amare il prossimo e ad avvicinarsi a Dio. Grazie al dono della scienza si ha infatti la luce per vedere nelle cose e nelle persone la bellezza e la potenza di Dio, oltre che la conoscenza che nasce dall’amore. Quando un cuore ama, infatti, si possono comprendere le cose molto più che con la mente.
L’ultimo dono è quello del Timore, che fa diventare consapevoli della grandezza di Dio, che è buono ma che è anche forte e potente, e per questo è fondamentale che si diano a lui totale rispetto e ubbidienza. Questo dono ci viene offerto affinché ci ricordiamo che non si può fare sempre ciò che ci pare e piace e che di conseguenza non siamo noi a decidere ciò che è giusto da ciò che non lo è. Non si tratta certo di avere paura di Dio, ma al contrario di avere rispetto e stima nei suoi confronti. L’unica paura ammessa è quella di offendere Dio, o ancora peggio di perderlo.