Il cuore di Medjugorje batte anche negli hotel e nei luoghi di soggiorno dei pellegrini.
Non vogliamo fare retorica, piuttosto che non ci si fermasse al solito luogo comune “lo fanno solo per soldi”. Questa storia, non è un miracolo…o forse si.
In un pellegrinaggio alloggiamo con il nostro gruppo presso l’Hotel Leone. Dopo i primi due giorni di soggiorno una delle persone che era con noi, con un passato segnato dalla dipendenza dalla droga e dall’alcool, inizia improvvisamente a piangere ininterrottamente. Un pianto di liberazione conseguente a quella pace che si respira qui a Medjugorje. Una situazione non nuova per chi ha fatto diverse esperienze di pellegrinaggio quì.
“Lasciatemi qui, non voglio tornare a Roma, lasciatemi qui vi prego” erano le parole che uscivano singhiozzanti dalla sua bocca. Non c’era nessun modo per arrestare quel pianto che voleva allontanare l’imminente ritorno a casa, la paura di ritornare in quelle tentazioni da cui si voleva fuggire.
Questo senso di voler rimanere lì dove si è toccata forse per la prima volta la pace, era così sentito che la persona si rifiutava persino di staccarsi dalla sedia sulla quale era seduta.
Una situazione alquanto toccante e che ci aveva lasciato non solo commossi ma anche perplessi sul da farsi. Andando sul pratico, quella persona, in condizioni precarie di lavoro, non aveva alcuna disponibilità per poter fermarsi a Medjugorje.
A questo punto ci siamo rivolti al titolare dell’hotel per chiedere se ci fosse la possibilità di prolungare il soggiorno di questa persona nella sua struttura. Abbiamo chiesto il preventivo per due ulteriori settimane di pensione completa specificando che avremmo pagato anticipatamente il conto e spiegando la situazione che si era venuta a creare. A questo punto è successo qualcosa di straordinario.
Il titolare dell’Hotel Leone, dopo aver attentamente ascoltato la storia di questa persona, ci ha risposto così: “Anche io voglio contribuire, pagatemi solo il cambio ed il lavaggio della biancheria – in una parola i costi vivi – a vitto ed alloggio provvederò io”. Una risposta che ci ha completamente spiazzati e commossi.
In un mondo dove sempre più si pensa all’interesse personale il gestore ha mostrato un lato umano fuori dal comune. La sua spontaneità nel mettersi a disposizione è da altri tempi. Ma qui siamo a Medjugorje e riflettendoci bene quel gesto non può essere un semplice caso in questo luogo di grazia.
Che Dio benedica il titolare di questo Hotel per la generosità e accoglienza dimostrata!
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