Tra le tante problematiche legate al Covid che ancora ci minaccia da vicino l’improvvisa accelerata per l’approvazione del Ddl Zan era veramente necessaria?
La maggioranza ha raggiunto un accordo sulla proposta di legge contro l’omofobia. L’intesa, viene spiegato, riguarda alcune modifiche da apportare al testo base, all’esame della commissione Giustizia della Camera, a prima firma del relatore Alessandro ZAN (PD).
Dunque, si procedera’ con le votazioni questa sera, per chiudere entro stanotte e poi procedere con il voto sul mandato al relatore per l’Aula nella giornata di giovedi’. Una tempistica che, viene ancora spiegato da fonti di maggioranza, consentirà di calendarizzare il provvedimento per la prossima settimana.
Potrebbe essere gia’ la Conferenza dei capigruppo convocata questa sera a stabilire il timing. Restano, invece, da definire ancora alcuni punti, che saranno “approfonditi in sede di esame in Aula”. E’, ad esempio, il caso della definizione: nel testo attuale si parla di “genere, identita’ di genere, sesso, orientamento sessuale”. In Aula si valutera’ la possibilita’ di prevedere una “definizione piu’ precisa”.
Per quel che riguarda, invece, le modifiche da apportare in commissione e sulle quali la maggioranza ha raggiunto un accordo questa mattina, dopo un vertice ad hoc, “abbiamo trovato la quadra su 2-3 emendamenti di Italia viva che saranno riformulati”, spiegano fonti dem. E che riguardano “la questione dei fondi da destinare al contrasto dell’omofobia (sul punto e’ sorto un ‘contrasto’ con la norma inserita nel decreto Rilancio, ndr).
E la Giornata nazionale”, con modifiche che renderanno “meno impegnativo il riferimento alle scuole”. A seguito dell’accordo raggiunto, le forze di maggioranza dovrebbero ritirare tutti gli altri emendamenti presentati, ad eccezione appunto delle proposte di modifica di Iv che saranno riformulate. L’accordo raggiunto, sottolineano fonti di maggioranza, “spiana la strada all’approvazione del testo da parte della commissione”, per poi andare presto in Aula.
Restano nettamente contrari al ddl ZAN Lega e Fratelli d’Italia, mentre Forza Italia ha sin dall’inizio lasciato aperti alcuni spiragli. “L’indicazione data al gruppo dal presidente Berlusconi e’ il voto contrario”, spiega Giusi Bartolozzi, “ma come sempre, nella storia di Forza Italia, il presidente lascia ai deputati la piu’ ampia libertà su temi come questi.
Per quel che mi riguarda, non voterò mai contro questo testo di legge che dà piena attuazione al dettato anche dell’articolo 3 della Costituzione. Se ci saranno altre auspicate modifiche, per me dirimenti, come la questione della procedibilità di ufficio, che vorremmo allineata ad altri reati similari e dunque a querela di parte.
O in ordine alla abrogazione della Giornata nazionale, di cui il nostro Paese non necessita, ed ancora sulla questione dei fondi in linea con le statuizioni del decreto Rilancio, il mio voto sara’ a favore. Diversamente, se non ci saranno queste modifiche – conclude la deputata azzurra – mi asterro’ e credo, come me, potrebbero fare altri deputati di Forza Italia”.
Fonte AGI
Simona Amabene
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