Nello stato di emergenza Covid la priorità diventa il Ddl Zan

Tra le tante problematiche legate al Covid che ancora ci minaccia da vicino l’improvvisa accelerata per l’approvazione del Ddl Zan era veramente necessaria?

E’ evidente che il Governo ha completamente ignorato le innumerevoli manifestazioni di piazza di protesta al Ddl Zan.
La notte scorsa, ha forzato i tempi del dibattito, tagliato il numero degli emendamenti e ridotto gli interventi dell’opposizione a due minuti.
Il Governo – riferisce il senatore Simone Pillon – ha imposto prima l’approvazione in commissione giustizia alla Camera sul Ddl Zan. E ora la parola passa all’Aula, già convocata per la settimana prossima.
Tutto questo affanno e preoccupazione di far approvare la proposta di legge Zan, mentre il Paese è piegato dalla crisi economica a causa del Covid.

Comunicato aggiornamento Ddl Zan

La maggioranza ha raggiunto un accordo sulla proposta di legge contro l’omofobia. L’intesa, viene spiegato, riguarda alcune modifiche da apportare al testo base, all’esame della commissione Giustizia della Camera, a prima firma del relatore Alessandro ZAN (PD).

Dunque, si procedera’ con le votazioni questa sera, per chiudere entro stanotte e poi procedere con il voto sul mandato al relatore per l’Aula nella giornata di giovedi’. Una tempistica che, viene ancora spiegato da fonti di maggioranza, consentirà di calendarizzare il provvedimento per la prossima settimana.

Potrebbe essere gia’ la Conferenza dei capigruppo convocata questa sera a stabilire il timing. Restano, invece, da definire ancora alcuni punti, che saranno “approfonditi in sede di esame in Aula”. E’, ad esempio, il caso della definizione: nel testo attuale si parla di “genere, identita’ di genere, sesso, orientamento sessuale”. In Aula si valutera’ la possibilita’ di prevedere una “definizione piu’ precisa”.

Ddl Zan un pericoloso attacco alla nostra libertà
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In piena crisi, i fondi per il contrasto dell’omofobia

Per quel che riguarda, invece, le modifiche da apportare in commissione e sulle quali la maggioranza ha raggiunto un accordo questa mattina, dopo un vertice ad hoc, “abbiamo trovato la quadra su 2-3 emendamenti di Italia viva che saranno riformulati”, spiegano fonti dem. E che riguardano “la questione dei fondi da destinare al contrasto dell’omofobia (sul punto e’ sorto un ‘contrasto’ con la norma inserita nel decreto Rilancio, ndr).

E la Giornata nazionale”, con modifiche che renderanno “meno impegnativo il riferimento alle scuole”. A seguito dell’accordo raggiunto, le forze di maggioranza dovrebbero ritirare tutti gli altri emendamenti presentati, ad eccezione appunto delle proposte di modifica di Iv che saranno riformulate. L’accordo raggiunto, sottolineano fonti di maggioranza, “spiana la strada all’approvazione del testo da parte della commissione”, per poi andare presto in Aula.

Contrari al Ddl Zan

Restano nettamente contrari al ddl ZAN Lega e Fratelli d’Italia, mentre Forza Italia ha sin dall’inizio lasciato aperti alcuni spiragli. “L’indicazione data al gruppo dal presidente Berlusconi e’ il voto contrario”, spiega Giusi Bartolozzi, “ma come sempre, nella storia di Forza Italia, il presidente lascia ai deputati la piu’ ampia libertà su temi come questi.

Per quel che mi riguarda, non voterò mai contro questo testo di legge che dà piena attuazione al dettato anche dell’articolo 3 della Costituzione. Se ci saranno altre auspicate modifiche, per me dirimenti, come la questione della procedibilità di ufficio, che vorremmo allineata ad altri reati similari e dunque a querela di parte.

O in ordine alla abrogazione della Giornata nazionale, di cui il nostro Paese non necessita, ed ancora sulla questione dei fondi in linea con le statuizioni del decreto Rilancio, il mio voto sara’ a favore. Diversamente, se non ci saranno queste modifiche – conclude la deputata azzurra – mi asterro’ e credo, come me, potrebbero fare altri deputati di Forza Italia”.

Fonte AGI

Simona Amabene  

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