
Gli abusi delle lobby Lgtb sono, ormai, all’ordine del giorno. Questi gruppi, col pretesto di chiedere dei diritti negati agli omosessuali (non capiamo quali), stanno cercando di insinuarsi in ogni ambito sociale e nella mente di chiunque, per diffondere una loro cultura, quella di chi vuole sostituirsi al Creatore e pretende di cambiare la natura biologica degli esseri umani, nati maschi o femmine.
Se quello che è accaduto a Toronto qualche anno fa, poteva essere considerato una storia singolare, oggi, pare del tutto lecita, in molte Nazioni, come il Canada.
Incredibile a credersi, ma il bambino in questione è stato, così, messo in grado di usare il bagno e gli spogliatoi delle bambine.
All’epoca, fu l’Associazione Peace (Public Educational Advocates for Christian Equity), che diede la notizia, secondo la testimonianza di un’altra mamma, di una delle bambine della stessa scuola.
La questione, infatti, provocò molte preoccupazioni, tra tutte le altre madri, per l’estremo disagio e per la confusione che poteva generare tra i piccoli.
Noi, invece, lo definiremmo un ricatto morale, in quanto aveva anche sancito delle punizioni, per chi -tra alunni e insegnanti- avesse trattato il piccolo come un maschio.
Ma dell’effetto di tutto questo “trambusto” sulla psiche del piccolo/a nessuno si è preoccupato?
Antonella Sanicanti