Giovanni Paolo II: quali sono gli strumenti per evangelizzare

Come Papa Giovanni Paolo II ha trasformato la nostra storia di fede? Ne troviamo traccia nei tanti scritti che ci ha lasciato. 

Giovanni Paolo II

Il Santo Padre, Papa Giovanni Paolo II, ha parlato al cuore di tutti: dei bambini, come degli anziani; della gente comune, come dei potenti della Terra, fino a raggiungere i posti più remoti e dimenticati del pianeta. Le sue parole, ancora oggi e speriamo per i secoli a venire, fanno eco, rimbalzando tra i popoli di ogni razza, per illuminare i pensieri ancora bui della nostra storia umana.

Nell’omelia di domenica 10 Dicembre 2000, parlò a coloro che “spiegano” la fede. Era l’anno del Giubileo e quella volta le sue parole furono rivolte ai catechisti e ai docenti di religione. A loro spiegò l’importanza della figura di Giovanni Battista che aveva preparato la via alla predicazione del Messia, perché si attendesse la venuta del Signore.

Giovanni Paolo II: Giubileo dei catechisti e dei docenti di religione

“(…) la Chiesa ha posto, negli ultimi decenni, un impegno ancora più grande nel rinnovamento della catechesi, secondo gli insegnamenti e lo spirito del Concilio Vaticano II. Basti qui far cenno ad alcune importanti iniziative ecclesiali, tra cui le Assemblee del Sinodo dei Vescovi, in particolare quella del 1974 dedicata all’evangelizzazione; come pure ai vari documenti della Santa Sede e degli Episcopati, editi in questi decenni.

Un posto speciale occupa, naturalmente, il Catechismo della Chiesa Cattolica, pubblicato nel 1992, cui ha fatto seguito, tre anni fa, una nuova redazione del Direttorio Generale per la Catechesi. Quest’abbondanza di eventi e di documenti sta a testimoniare la sollecitudine della Chiesa che, introducendosi nel terzo millennio, si sente spinta dal Signore ad impegnarsi con slancio rinnovato nell’annuncio del messaggio evangelico“.

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Antonella Sanicanti

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