Festa dei Nonni: non è esatto accomunarli agli Angeli Custodi

Nel giorno in cui si celebrano gli Angeli Custodi, si festeggiano in Italia i nonni. Con il tempo le due figure sono state accomunate, ecco perché.

Festa dei Nonni
(Websource /Archivio)

In molti sono anche convinti che le persone, dopo la morte, possano tramutarsi in Angeli, ma non è esattamente così.

L’associazione tra Nonni e Angeli Custodi

A partire dal 31 luglio del 2005, lo Stato italiano ha ufficializzato la Festa dei Nonni, stabilendo che venga celebrata il 2 ottobre. Si tratta di un modo per celebrare un ruolo fondamentale della società e della famiglia. Proprio i nonni, dall’alto della loro esperienza, sono coloro che danno consigli ai genitori, li aiutano nei momenti di difficoltà e nell’educazione dei bambini. Proprio questo ruolo di consiglieri e protettori della serenità della famiglia ha fatto sì che con il tempo la loro figura venisse associata a quella degli Angeli custodi.

Il primo legame tra le due figure è dovuto proprio al giorno della celebrazione (entrambe le feste si celebrano il 2 di ottobre). Quindi si fa un collegamento ideale, in quanto l’Angelo Custode è colui che si occupa della cura della nostra anima, ci consiglia quando siamo in dubbio ed aiuta quando divergiamo dal cammino. Infine c’è la convinzione che dopo la morte le persone possano tramutarsi in Angeli Custodi. Ecco, questa convinzione non è supportata da alcuna scrittura biblica, né da tradizione religiosa.

La differenza tra gli Angeli e le anime

Per quanto risulti affascinante l’idea che ogni essere umano pio possa dopo la morte tramutarsi in un Angelo, in base alla dottrina cattolica e cristiana non è possibile. Gli Angeli, infatti, sono creature celesti a cui lo stesso Dio ha dato forma prima di creare l’uomo. Essi sono dotati di una conoscenza e un intelletto superiore, sono immortali ed esclusivamente spirituali. Nella Bibbia si legge che Dio stesso che ha deciso di creare l’uomo di poco inferiore alle creature celesti, destinandolo alla vita in eterno sulla terra. L’ascensione al cielo, dunque, sarebbe una conseguenza del peccato originale.

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Luca Scapatello

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