Festa di San Francesco, Conte: “meritiamo un futuro di ricchezze”

Festa San Francesco

Festa di San Francesco: il premier Giuseppe Conte, ospite della Basilica inferiore di Assisi, ha ricordato le vittime del Ponte Morandi e augurato all’Italia un futuro di ricchezze.

In occasione della ricorrenza annuale in onore di San Francesco d’Assisi patrono d’Italia, il premier Giuseppe Conte ha fatto visita alla Basilica inferiore dedicata al santo. Nel corso della sua visita il primo ministro ha ricordato che l’olio utilizzato per accendere la lampada votiva di Assisi è stato recapitato dalla Regione Campania (ogni anno una regione diversa offre l’olio per alimentare la lampada), mentre lo scorso anno era toccato alla Liguria, regione colpita da una tragedia senza pari un paio di mesi fa. Nel ricordarlo Conte offre poche parole in memoria delle vittime del Ponte Morandi auspicando che presto i liguri ed in particolare i genovesi riescano a tornare alla normalità, un processo che verrà favorito dalla nomina di un commissario straordinario alla guida del processo di ricostruzione. A tal proposito, il premier ha anticipato che tale figura verrà incarnata dal sindaco di Genova Marco Bucci.

Festa di San Francesco, Conte: “L’Italia merita un futuro di ricchezza e prosperità”

Trattandosi della festa del patrono d’Italia era inevitabile che Conte si soffermasse a parlare del lavoro che il governo di coalizione sta svolgendo in funzione dell’Italia e degli italiani. Il premier si dice soddisfatto di quanto finora fatto e dei progetti per l’anno venturo, tra i quali esalta sopratutto la pensione di cittadinanza ed il reddito di cittadinanza, misure assistenziali che hanno lo scopo di permettere agli italiani in difficoltà di risollevarsi e condurre una vita più serena.

Quest’ultima misura è legata a suo dire ai concetti di sussistenza e di dignità (concetto molto cari ai francescani), visto che da sempre ciò che nobilita l’uomo è proprio il lavoro: “Non offriamo un sussidio assistenziale”, specifica Conte parlando del Reddito di cittadinanza, che ritiene una misura che: “contribuirà ad offrire un’opportunità di lavoro ai giovani, un sostegno ai genitori che non riescono a garantire ai propri figli gli studi e non hanno neppure i soldi per comprare le medicine con cui curarsi”- dice convinto il premier che poi aggiunge- contribuirà a sollevare dalla soglia di povertà oltre 5 milioni di persone”. In conclusione, spiegando cosa ha portato il governo a muoversi in tal senso Conte ha aggiunto: “Avvertiamo l’obbligo morale di dare risposte a persone che per troppo tempo sono state inascoltate”.

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Luca Scapatello

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