Ero prossimo alla morte, sono guarito dopo la visita a Medjugorje

Quando Cristiano Felice, marito e padre di due figli, ha scoperto di essere affetto da Atrofia Laterale Spastica il suo mondo è cambiato e la sua vita è diventata una lotta contro il tempo: quello da dedicare alla famiglia, quello per il lavoro e quello per se stesso. Un giorno ha cominciato ad avvertire dei sintomi strani, la mano gli tremava senza controllo, così la gamba e quando parlava improvvisamente le parole diventavano indistinguibili.

Andato in compagnia della moglie da vari specialisti, si è sentito rispondere sempre la stessa cosa: “Lei è affetto da ALF e non esistono cure per fare recedere la sintomatologia, si possono solo ritardare gli effetti”. Alla ricerca di una cura che potesse permettergli di non diventare un vegetale, Cristiano si è affidato alle preghiere. Il suo percorso verso la fede è stato accompagnato da Don Antonello De Luca. Nel frattempo, però, le sue condizioni continuavano a peggiorare: i muscoli delle gambe non reagivano più agli stimoli e Cristiano era costretto a muoversi in carrozzella. Presto anche gli altri muscoli si sarebbero atrofizzati e non sarebbe riuscito più a mangiare ne a muoversi, procedendo verso una morte lenta e dolorosa.

Ormai privo di forze, sfinito e consapevole che nulla a parte un miracolo lo avrebbe potuto salvare, Cristiano si è fatto accompagnare dalla moglie, dai figli e da Don De Luca a Medjugorje. Grazie alla loro assistenza è arrivato fino in cima alla montagna di Podbrdo, dove ha potuto consegnare i suoi gemiti di dolore al Signore. Inspiegabilmente il giorno dopo sentiva che i suoi sintomi cominciavano a migliorare, ben presto è tornato a muoversi autonomamente ed ora sembra guarito.

Riconoscente per il miracolo, ha ringraziato Dio per avergli concesso una seconda occasione e si è andato a fare visitare per avere conferma che tutto stava andando per il verso giusto. I medici, stupiti da una guarigione che non ha precedenti nella letteratura medicea, hanno accolto i suoi miglioramenti con gioia, ma lo hanno obbligato ad effettuare dei controlli costanti affinché la sua malattia possa essere tenuta sotto controllo.

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