
L’ educazione sessuale in Europa è regolata, oltre che dal buon senso dei genitori e degli insegnanti delle scuole, anche dalla sezione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che, non molto tempo fa, pubblicò il documento “Standard per l’educazione sessuale in Europa”.
Il testo provocò non poche polemiche, perché riguardava un argomento molto delicato e alquanto inappropriato, ossia le direttive per l’insegnamento dell’educazione sessuale ai bambini dai 4 anni in su.
Ma la cosa che più spaventava era che il documento fosse permeato di concetti di quella cultura gender che sta facendo tanto scalpore e che mira ad ottenere la supremazia delle scelte umane sulle disposizioni biologiche naturali, manipolandole.
L’etica, dunque, era messa completamente da parte, in favore di una concezione corporea assolutamente materialistica e affatto spirituale.
In seguito, si è compreso il perché di tutto questo: il documento non era stato redatto dalla sede centrale europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma da un gruppo di persone che si erano dette esperte, ma che, in realtà, erano collegabili ad associazioni discutibili, come la BZgA (accusata di aver promulgato un opuscolo pro pedofilia) e la
International Planned Parenthood Federation (la principale lobby abortista).
Antonella Sanicanti