L’influencer spagnola Belén Domínguez è morta a causa di una dolorosa malattia. Anche nel dolore ha saputo trasmettere la sua forte fede.

Aveva appena 31 anni Belén Domínguez, influencer spagnola di Siviglia, che anche nel corso della sua atroce malattia ha saputo trasmettere la fede ai suoi numerosi followers. Su Instagram era seguita da oltre 200 mila persone per i quali è diventata una vera e propria testimone di fede e di speranza. Adesso è morta, ma lascia un segno profondo in tutti coloro che l’hanno conosciuta e in lei si scorgono molti elementi di fede certamente da prendere a modello.
L’anno scorso aveva scoperto di essere affetta da una grave forma di cancro. Si trattava di un tumore intramidollare di quarto grado e dopo cinque mesi di lotta è stata costretta al ricovero, dal mese di dicembre. Poi l’aggravamento che è proseguito in modo sempre più inesorabile fino a condurla alla morte.
Belén Domínguez: muore l’influencer testimone di fede e speranza
Sui social Belén aveva scelto di raccontare quotidianamente l’evoluzione della sua malattia, aggiornando costantemente i suoi tanti followers. Ma non è questo che colpisce, e neppure la voglia di vivere e di guarire che è ovviamente un elemento comune a chiunque.

Ciò che caratterizza questa giovane donna è la forte fede che non ha mai mancato di manifestare e che, anzi, a dir suo, è cresciuta e ha trovato un approfondimento, proprio con la malattia. Il cancro è stato una prova attraverso cui in lei c’è stato un maggior avvicinamento al Signore, una crescita nel suo percorso di fede che ha preso il volo.
Non sempre accade questo, anzi, spesso il dolore chiude il cuore e lo indurisce tanto da sentirsi abbandonati da Dio e tenerlo alla larga. Per Belén però non è stato così: lo scorso ottobre ha pubblicato un libro in cui racconta la sua vita, che non ha mai smesso di affrontare con gioia nonostante i momenti difficili. Ha voluto anche raccontare la sua storia in numerose interviste ai media spagnoli.
“La vita è bella anche adesso”
La vita è bella anche adesso è il titolo del libro in cui sviscera le sue riflessione e infonde speranza agli altri. La stessa che ogni giorno trasmetteva nei suoi post e nelle sue stories su Instagram. La sua storia ricorda per alcuni aspetti quella di Jessica Hannah, una giovane madre morta in odore di santità che ha affrontato la malattia alla luce della fede e della certezza della vita eterna.

In Spagna la storia di Belén è diventata virale: la fede e la gioia con cui ha sopportato una malattia che le poneva molte sofferenze è diventata di esempio e di sprone per tantissimi. La sua quotidianità si basava una pratica di fede cristiana viva e sentita. Ogni mattina riceveva la Comunione dal cappellano dell’ospedale con il quale aveva instaurato un grande rapporto di amicizia.
Considerava l’Eucarestia come la sua medicina, la più importante. Diceva che così iniziava la giornata con gioia. Anche in una situazione in cui molti si lasciano sopraffare dallo sconforto e dalla disperazione, lei invece provava gioia. Evidentemente, quella che viene dallo stare con il Signore, dal lasciarsi abitare da Lui.
Nella malattia, ancor più che nella sua vita di prima, ha messo Gesù al primo posto, al centro di tutto. Diceva: “Grazie a Lui, ho tutto il resto. Gesù mi guida in ogni passo del cammino. È Lui il timone della mia vita“. Il giorno della morte di Papa Francesco, il Lunedì di Pasqua, lo ha voluto ricordare con un post in cui rievocava la lettera ricevuta da parte sua solo qualche mese prima, a gennaio.
La teneva accanto al suo letto, come un regalo prezioso. Fino al giorno in cui ha lasciato questa terra, sabato scorso, 26 aprile, ha continuato a rilasciare interviste per i media locali e a testimoniare di fatto che se si vive insieme a Gesù si può davvero affrontare qualsiasi cosa nel migliore dei modi.