Duomo di Milano, attimi di panico. Sventato l’accoltellamento

Attimi di forte panico in Duomo a Milano. Un migrante magrebino ha puntato il coltello a un agente e lo ha fatto inginocchiare.

Duomo Milano

L’uomo ha fatto irruzione nella chiesa impugnando un coltello, prima di prendere in ostaggio una guardia giurata. I video mostrano la tensione e la delicatezza di quanto accaduto. Per fortuna, grazie alla prontezza e alla professionalità del personale di polizia e degli uomini in divisa accorsi sul luogo del tentato crimine, l’attentatore si è convinto a mettere giù l’arma e a lasciare libero l’ostaggio.

Il terribile gesto nel Duomo di Milano

I seguito l’uomo è stato portato in Questura per le operazioni di identificazione, ed è stato arrestato per sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di coltello. La polizia sta cercando di indagare sulle motivazioni che hanno portato l’uomo ad arrivare a tal punto e tentare di compiere un simile gesto. Un disturbo psichico, una situazione di indigenza, oppure un attentato a scopo ideologico?

Sono solo le prime ipotesi circolate a seguito del video che ha fatto il giro della rete, ma al momento nessuna trova alcuna fondatezza. Anche gli uomini dell’antiterrorismo della Procura di Milano e gli investigatori della Digos si sono recati in Questura per interrogare l’uomo. Al momento, tuttavia, la prima ad essere stata esclusa è la matrice terrorista, in quanto non ci sono elementi concreti che facciano pensare a questa ipotesi.

Un fermo immagine tratto dal video diffuso in rete

Un dramma sventato

La vicenda sarebbe cominciata sui gradini del sagrato del Duomo simbolo della Chiesa ambrosiana. Lì il magrebino sarebbe stato avvicinato dagli uomini della polizia del Commissariato di Milano Centro, che si trovavano in Piazza Duomo, a causa del suo atteggiamento sospetto. Che avrebbe perciò attirato l’attenzione le forze dell’ordine.

Al controllo, l’uomo ha risposto consegnando generalità da verificare con il foto segnalamento. Alla polizia ha dichiarato di essere egiziano, di avere 26 anni, di chiamarsi Cristiano e addirittura di vivere “nel Duomo”. Gli uomini della polizia in realtà hanno spiegato di averlo trovato visibilmente alterato.

La corsa dell’uomo dentro la Cattedrale dopo il controllo

A un tratto, però, pare che l’uomo si sia alzato all’improvviso. Dopodiché, avrebbe cominciato a correre verso l’ingresso principale del Duomo, anche travolgendo una guardia giurata che era posizionata vicino all’ingresso per i controlli davanti all’edificio religioso. Subito perciò, alla vista di questa scena, un altro agente ha cominciato a inseguirlo all’interno del Duomo.

A quel punto però il magrebino ha tirato fuori un lungo coltello, con una lama di dieci centimetri, e ha costretto un vigilante privati che si trovava dietro l’altare a inginocchiarsi. Lì è cominciata la “trattativa” ripresa con i telefonini e che ha fatto il giro della rete in queste ore. Davanti a lui si sono fermati sei agenti, tutti già presenti nel Duomo.

Attimi di panico e tensione

Non appena il magrebino si è distratto, gli uomini delle forze dell’ordine si sono scagliati contro di lui e sono riusciti a disarmarlo. La guardia giurata se l’è cavata con alcune contusioni, come riferito dal 118, ma non ha sentito il bisogno di essere portato in ospedale.

Di fatto, però, sono stati attimi di panico e di forte tensione quelli in cui è andato in scena il tentato accoltellamento, durato in tutto otto minuti. La cattedrale e la piazza si sono viste accerchiate da un cordone di militari pronte a entrare in azione, e da numerose Volanti arrivate subito dopo l’allarme.

I numerosi commenti che ha scatenato la vicenda

La vicenda ha scatenato numerosi commenti in rete, in particolare dopo le condivisioni da parte di numerosi politici leghisti. Per l’onorevole leghista Paolo Grimoldi “lo Stato sembra latitare”, e Milano sembra una “città simbolo del degrado, allo sbando sotto il profilo dell’ordine pubblico, con accoltellamenti e stupri ogni giorno, con spaccio a cielo aperto praticamente in ogni parcheggio”.

Dopo di lui, tra le altre ha commentato la vicenda Mariastella Gelmini, parlando di una “città sempre più insicura, con l’aggravante che la violenza è entrata questa volta nel luogo più sacro di Milano”. Da ultima, il commento del vicesindaco e assessore alla Sicurezza del Comune di Milano Anna Scavuzzo.

Che ha invece ringraziato “gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Milano Centro per il tempestivo ed efficace intervento che ha permesso loro, in una manciata di minuti, di raggiungere, fermare e disarmare un uomo che era scappato all’interno della Cattedrale per eludere un controllo”.

Giovanni Bernardi

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