Don Fabio Rosini, sacerdote e biblista, è conosciutissimo dai giovani romani e non solo, per le sue catechesi partecipatissime e molto singolari, che cercano di avvicinare chiunque alla comprensione delle Sacre Scritture.
Il suo linguaggio semplice e gioviale permette a tutti coloro che lo ascoltano di apprendere come la Bibbia, in effetti, contenga le istruzioni per la vita di ogni giorno, per ognuno di noi.
Sta a noi, con l’aiuto di sacerdoti e guide, come don Fabio Rosini, metterci in ascolto della Parola di Dio e renderci conto di come si presti a renderci felici e non severi e pedanti, come molti si aspetterebbero.
Nella catechesi riprodotta in basso, don Fabio Rosini condivide con tutti noi uno dei momenti in cui si sentì toccato, chiamato in prima persona, dalle parole di San Giovanni Paolo II, che riflettevano la Parola del Creatore.
Racconta, infatti che, una delle circostanze in cui poté ascoltare (dal vivo) il Santo Papa fu durante un incontro organizzato per la Giornata Mondiale della Gioventù, di qualche tempo fa.
In quella occasione, Papa Giovanni Paolo II, parlando alla folla, disse: “Si, oh Cristo, vale la pena essere uomo, perché tu hai scelto di essere uomo!”. Una frase, questa, che indusse don Fabio Rosini -e con lui tutti noi- a riflettere su quale immenso valore ci viene attribuito dal Padre, sin dal momento della nostra creazione.
Il Santo Papa non parlava di noi tutti come di un gruppo, come di membri indistinti dell’umanità, ma come individui, presi uno ad uno, perché pensati e concepiti -uno ad uno- dal nostro Dio.
Dice don Fabio Rosini: “Se la seconda Persona della Santissima Trinità ha voluto somigliarmi, allora vuol dire che io non sono proprio così male” ed è quello che tutti dovremmo pensare, in ogni attimo della nostra esistenza terrena.
Da questo concetto basilare, imprescindibile, esaustivo si deduce il motivo per cui dovremmo (dobbiamo) credere all’amore che Dio nutre per noi.
E se il Creatore ci ha voluti “proprio così”, allora possiamo essere certi che è “proprio così” che dovremmo essere.
“Senza di te non si può fare”, perché ci sono delle situazioni che solo io (solo tu) posso (puoi) affrontare.
Ci sono delle persone che soltanto io (soltanto tu) posso (puoi) amare e portare a Dio. Ci saranno sentimenti che solo io (solo tu) posso (puoi) provare. Dunque, dice don Fabio Rosini: “In nome di Cristo, sii te stesso!”.
Antonella Sanicanti
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