Davvero inquietante: arriva il Black Friday dei Bebè | Horror o realtà?

La vicenda che lascia senza parole. Dopo le fiere specializzate nella vendita di bambini provenienti dall’utero in affitto, ora arriva persino la giornata dei saldi. Su cosa? Sulla vita umana. 

Pensare che oggi, nella civiltà contemporanea che molti si ostinano a definire “civile”, possa considerarsi un bebè alla stregua di una lavatrice è a dir poco aberrante.

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Si tratta dell’ultima trovata portata dal “Black Friday”, il “venerdì nero” in cui, per 24 ore, gli esercizi commerciali offrono sconti sui propri prodotti. Arrivare a una pensare che tutto ciò possa arrivare a inglobare in sé anche il mercimonio della vita umana non solo è inconcepibile ma è anche inaccettabile. Eppure c’è chi mette su questi eventi l’etichetta di “diritti umani”.

La terribile vicenda che sta accadendo in Ucraina

In Ucraina infatti da anni esiste ormai una vera e propria Disneyland dell’utero in affitto, che in maniera politicamente corretta viene definita Gravidanza per altri (Gpa). Stiamo parlando della BioTexCom, l’inquietante centro specializzato in “procreazione assistita e maternità surrogata” con base a Kiev, ma che conta ormai numerosi e potenti centri operativi nelle capitali di mezza Europa.

Il potente centro, arricchitosi in maniera sconcertante con la compravendita di bebè nati nella pance di mamme che vivono nei Paesi più poveri del mondo, e in quanto tali disposti a tutto, e poi venduti a coloro che, specialmente in Occidente, desiderano “acquistare” la propria genitorialità, ha così lanciato l’ultima aberrante “trovata” di marketing.

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Vale a dire, una giornata di sconti per le coppie che desiderano acquistare il proprio figlio all’interno di questo vero e proprio laboratori della vita umana, ovviamente fuori dai confini delle nazioni in cui si tratta di una pratica assolutamente vietata, come di fatto in Italia e in Europa.

Le fiere dell’utero in affitto anche in Europa dove è vietato

L’azienda, oltre ad avere tentacoli in tutto il mondo (e da qui si capisce il perché del grande interesse della politica e dei media sulla questione lgbt), durante il lockdown del 2020 era arrivata a “parcheggiare” oltre 60 bambini nati da madri surrogate in un albergo. Ovviamente, nell’attesa che i confini nazionali riaprissero al termine dell’emergenza pandemica.

Senza contare le aberranti fiere specializzate che si svolgono in vari Paesi d’Europa, anche dove l’utero in affitto è severamente vietato, almeno a parole, compresa l’Italia. Il 4 settembre a Parigi c’è stata la fiera Désir d’enfant, il 6 e 7 novembre a Bruxelles quella degli “Uomini che hanno figli”, e una fiera identica è prevista per maggio 2022 a Milano. Con lo sdegno e l’orrore di quanti si battono per la vita e si augurano che questo scemio possa non avere mai luogo.

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In questa terribile trovata l’azienda ha affermato di lanciare uno sconto del 3 per cento su quelli che definisce “pacchetti”, ma a patto che si firmi tra il 15 e il 26 novembre. Si parla di uno sconto pari a circa duemila euro, ad esempio, sul pacchetto “All inclusive Vip”, dal costo di listino di 64.900 euro.

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Una realtà a dir poco inquietante: un bimbo come un elettrodomestico

Cosa si offre? “Tentativi illimitati” per la selezione del sesso del bimbo e un tempo di attesa al massimo di 4 mesi. Il tutto, ovviamente, senza sapere gli embrioni che verranno gettati nel cestino, le gestanti che saranno letteralmente schiavizzate (perché questo è il termine corretto) per ottenere tale fine.

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Una realtà a dir poco inquietante che forze politiche progressiste cercano persino di descrivere come accettabili, persino auspicabili. Una vera e propria tragedia del ventunesimo secolo, segno di una deriva consumistica che ha ormai oltrepassato ogni limite. Un bimbo come un pacco Amazon qualsiasi, un elettrodomestico, un telefonino, oggetti di questo genere: è a questo che siamo arrivati nella progredita società dei diritti civili.

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