Il crocifisso miracoloso che parlò a San Camillo de Lellis: dove si trova e come visitarlo

Si trova a Roma ed è un oggetto di venerazione molto importante: il Crocifisso che parlò a san Camillo de Lellis è ricco di bellezza e mistero.

Crocifisso san Camillo de Lellis
IL Crocifisso san Camillo de Lellis a Roma – lalucedimaria.it

Testimone silenzioso di preghiere, conversioni, guarigioni, il Crocifisso miracoloso legato a San Camillo de Lellis non è quindi solo un oggetto d’arte apprezzabile sotto il profilo storico, ma dall’alto valore spirituale.

Questo imponenente crocifisso ligneo si trova a Roma, nel quartiere di Campo Marzio, all’interno della chiesa di Santa Maria Maddalena, dove è custodito il corpo del Santo noto per aver rivoluzionato l’arte di curare i malati e di prestar loro assistenza.

I devoti di San Camillo de Lellis lo conoscono sicuramente e sanno quanto sia stato importante per lui. Il santo fondatore dei Ministri per gli Infermi era legato a quel Crocifisso per un evento prodigioso particolare.

Il Crocifisso miracoloso di San Camillo de Lellis a Roma

Secondo quanto riportano le agiografie del Santo, in uno specifico momento della sua vita, mentre il suo cuore era avvolto da turbamento e necessitava di conforto e incoraggiamento Gesù attraverso quel Crocifisso ligneo gli si fece presente.

Il Crocifisso infatti gli parlò, lo rassicurò e lo esortò a continuare nell’opera che aveva intrapreso e in cui si erano prospettate tante difficoltà. Proprio nella chiesa in cui riposa il corpo di colui che è il patrono degli ammalati, degli infermieri e degli ospedali, si trova questo oggetto di grande venerazione.

san camillo de lellis
San Camillo de Lellis e il Crocifisso che gli parlò – lalucedimaria.it

Precisamente è custodito nella Cappella di sinistra, realizzato in legno di pino, di autore ignoto, San Camillo lo aveva trovato nell’ospedale di San Giacomo degli Incurabili,  in un tempo in cui prestava servizio come infermiere- Lo aveva portato con sè e custodito gelosamente e con cura quando andò via da quel luogo. Per come è posto oggi, gli occhi di questo Crocifisso ligneo volgono verso la navata centrale della chiesa incontrando così lo sguardo degli osservatori che vi si pongono innanzi.

È possibile visitarlo gratuitamente negli orari di accesso alla chiesa e sono tante le richieste di preghiere che vengono fatte proprio davanti ad esso.

Le miracolose parole di conforto

Inizialmente, quindi, San Camillo insieme ai primi compagni era solito riunirsi a pregare in una saletta dell’ospedale San Giacomo dove era appunto custodito questo Crocifisso. Per invidia persone malevole fecero in modo che il Santo e i suoi amici non potessero più andare a pregare lì.

In seguito quando ebbe modo di portarselo via, la devozione del Santo a questo Crocifisso rimase sempre forte. Accadde poi l’evento prodigioso che le fonti riportano. San Camillo era turbato e quello era un periodo durissimo per lui. Una notte sognò che Cristo si staccava dalla croce e, andandogli incontro, gli diceva queste parole: “Non temere pusillanime, continua, perché questa non è opera tua, ma opera mia!”.

Il rapporto con il Signore era per San Camillo forte e intenso, intimo e profondo. Il suo amore era totale e la sua riflessione puntava spesso proprio alla crocifissione di Gesù. A testimoniare la devozione verso Gesù Crocifisso ci sono queste parole del Santo alla fine della sua vita:  “Lascio a Gesù Cristo crocifisso tutto me stesso, e confido che per sua pura bontà e misericordia mi accoglierà, benché io sia indegno di essere ricevuto da così grande Maestà Divina, come già una volta qual buon padre, accolse il suo figlio prodigo”.

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