Covid, la polizia irrompe in chiesa: cresce la persecuzione ai cristiani

Nemmeno durante le celebrazioni Pasquali è stata garantita la pace ai fedeli ma anzi è successo qualcosa di spiacevole e triste. 

covid polizia londra
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In questo caso, la città del misfatto è stata Londra, e la sera quella del Venerdì Santo, quando purtroppo i fedeli hanno visto degli agenti piombare all’interno della chiesa cattolica di Cristo Re imponendo, con veemenza, l’uscita dei fedeli dal luogo di culto.

Troppe coincidenza fanno dubitare di una triste realtà

Non è purtroppo il primo caso. Ne abbiamo visti in Italia, durante il primo lockdown, e ne sentiamo continuamente arrivare di notizie simili da ogni parte del mondo. Sembra quasi che si voglia utilizzare la scusa della pandemia per impedire, in ogni modo, ai fedeli della Chiesa cattolica di partecipare alle celebrazioni. D’altronde, il caso vuole che festività come quello di Natale e Pasqua siano i momenti in cui i Governi utilizzano il pugno più duro in assoluto per implementare i nuovi divieti.

Nel mezzo, si fa strada l’idea che qualcuno c’è l’abbia proprio con Gesù, venuto tra noi per salvarci da ogni potere e schiavitù, donandoci la libertà. La stessa che, i potenti del terzo millennio, vorrebbero forse togliere alla popolazione mondiale, rendendola sempre più schiava dei loro prodotti e dei loro piani di consumo e di investimento.

La rabbia del pastore evangelico contro la polizia

Ad esempio in Canada è successo di recente che la polizia ha interrotto una funzione evangelica, ma non è riuscita a terminare il suo intento prima che il pastore evangelico canadese Artur Pawlowski, della chiesa di “Cave of Adullam”, li cacciasse bruscamente. Urlando: La polizia è venuta a disturbare la riunione della chiesa! La Gestapo è venuta di nuovo per intimidire i parrocchiani della chiesa durante la celebrazione della Pasqua! […] Intimidire le persone in una chiesa durante la Pasqua! Fascisti della Gestapo, nazisti e comunisti! Non osate tornare qui […]. Venite in chiesa armati di pistole e taser e manette per intimidire durante la celebrazione della Pasqua!”.

Lo stesso è accaduto anche negli Stati Uniti, in un’abbazia rurale di suore benedettine in Missouri, dove si è arrivati addirittura a vedere la polizia sparare contro un monastero di suore, in diverse occasioni in questa Quaresima, dal Mercoledì delle Ceneri ai giorni scorsi. La loro colpa? Raccogliere fondi per una recinzione di sicurezza. Le suore hanno spiegato di avere udito “forti colpi di pistola” in almeno tre occasioni contro il monastero, tanto che alcuni proiettili hanno perforato le mura e colpito suppellettili nelle stanze delle suore.

La tragica intolleranza nell’Occidente un tempo cristiano

Tutto ciò accade non in un Paese a maggioranza islamica, integralista e intollerante contro gli infedeli, ma nel luogo in cui purtroppo ormai da anni si fa spazio la dittatura del politicamente corretto, sinonimo in realtà di una nuova forma di dominazione atea che ricalca il materialismo che il comunismo puntava ad imporre nel novecento per applicarlo al modello capitalista, il cui nome deriva, guarda caso, proprio dalle teorie marxiste.

La persecuzione dei cristiani è quindi, purtroppo, realtà, e a dimostrarlo sono le cronache di tutti i giorni, celate dietro la scusa delle misure sanitarie, dei diritti di uguaglianza, dell’ideologia gender, delle libertà indiscriminata e chi più ne ha più ne metta. Fandonie. Si tratta di un piano ben organizzato da parte di gruppi massonici internazionali il cui unico obiettivo è quello di eliminare dalla faccia della terra la fede in Cristo, magari facendo leva sull’ideale di un’unica fede mondiale, ovviamente triste calco di quella gnostica, e in ultimo satanica.

Le celebrazioni erano consentite e in regola

Le celebrazioni infatti, a Londra, erano consentite, e così il pomeriggio del Venerdì Santo i fedeli si sono riuniti in una chiesa cattolica della missione della comunità polacca. A  pochi minuti dal termine della commemorazione della Passione e Morte di Nostro Signore però, purtroppo, lo spettacolo a cui si è assistito è stato devastante. La polizia, entrata con irruenza, si è recata all’ambone invitando tutti i presenti ad abbandonare il rito.

Insomma, senza alcuna ragione la funzione del Venerdì Santo è stata bloccata. La motivazione? Si sarebbero infrante le regole anti-Covid che limitano il numero di partecipanti in funzione della dimensione della chiesa. Ma questo, hanno spiegato i partecipanti, non corrispondeva affatto alla realtà. Diversi filmati sui social media mostrano i due agenti che entrano nella chiesa cattolica polacca di Cristo Re a Balham, nel sud di Londra, durante la funzione.

Cosa è accaduto durante l’irruzione in chiesa

Le parole di uno dei due poliziotti mette in luce chiaramente il loro vero intento. “Questo raduno è illegale secondo le norme sul coronavirus che abbiamo attualmente. La legge non vi permette di riunirvi all’interno in così tante persone”. La minaccia verso i fedeli era quello di una multa di 200 sterline, o addirittura l’arresto in caso di mancata uscita dalla chiesa. 

Subito il parroco ha denunciato il “brutale ed eccessivo” intervento della polizia, per la semplice ragione che le misure di sicurezza e distanziamento erano state in larga parte rispettate dalla parrocchia per tutto il periodo delle festività, nessun giorno escluso. Ora, in un comunicato, l’arcidiocesi cattolica di Southwark e il suo arcivescovo, John Wilson, hanno spiegato di volere “contattare le autorità della polizia metropolitana e protestare per come è stata gestita la situazione”. 

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L’errore inaccettabile dei poliziotti

Il punto della questione, che la polizia continua inaccettabilmente a non rispettare, è che “il culto pubblico è consentito laddove le procedure igieniche anti-Covid sono in atto e una guida nazionale è stata emessa dalla Conferenza episcopale cattolica di Inghilterra e Galles”. E che “i limiti per il culto comune dovrebbero essere decisi sulla base della capacità del luogo di culto dopo una valutazione del rischio”.

I poliziotti, infatti, non hanno messo in campo alcun controllo. La loro, in sostanza, era solamente una vaga percezione, basata nella maniera più assoluta sulle loro personali idee. Forse, i due, hanno pensato di vedere troppa gente nella chiesa, ma non hanno fatto alcuna verifica, ad esempio su quanti nuclei familiari erano presenti e cose di questo genere. Forse, una telefonata di qualcuno a cui non piace molto che si celebri la Resurrezione di Nostro Signore ha avuto la funzione di imbeccata, e i militari vi si sono gettati in pieno.

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Commettendo però un ulteriore triste errore, che rischia di minare profondamente la libertà di tutti i cittadini, e in particolare dei cristiani, sempre più attaccati nel luogo in cui una civiltà si è formata grazie alla loro fede, l’Occidente un tempo cristiano. Ma come amava dire lo scrittore Gilbert Keith Chesterton, forse non sanno che il cristianesimo non potrà mai morire, perché l’unica fede fondata su Colui che di fronte alla morte ha saputo risorgere, e che lo ha fatto per tutti noi e per la nostra salvezza. Qualsiasi siano i piani dei potenti di questo mondo.

Giovanni Bernardi

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