Covid: chiusura del Santuario di Padre Pio a San Giovanni Rotondo

Il Coronavirus sta mettendo in difficoltà anche la Chiesa. La decisione del Vescovo per il Santuario di Padre Pio.

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Il Santuario di San Giovanni Rotondo subisce delle restrizioni: “Salvaguardiamo, per primo, la salute e proteggiamo le persone” – ha detto il Vescovo.

San Giovanni Rotondo: la chiusura del Santuario

Mai, dalla morte di San Pio da Pietrelcina, il Santuario di San Giovanni Rotondo aveva subito restrizioni o, peggio, chiusure. Ma il Covid ha fatto anche questo, portando l’Arcivescovo della Diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, Monsignor Franco Moscone, a disporre la chiusura del Santuario e dei luoghi di culto e pellegrinaggio ad esso annessi, durante la settimana.

Il Vescovo Moscone: “Restrizioni e chiusure anche per il Santuario”

Una decisione sofferta e difficile, ma con delle piccole variazioni rispetto alla classica e totale chiusura. Da lunedì 16 novembre, infatti, tutte le Messe nel Santuario sono celebrate a porte chiuse, quindi i fedeli non possono partecipare. Mentre sono ridotte a due quelle festive aperte ai fedeli: la mattina alle 11.30 e quella vespertina delle 18.

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La situazione attuale è tale che obbliga a prendere delle decisioni pesanti e apparentemente contrarie a quella che è la prassi religiosa comune” – ha spiegato Monsignor Moscone – “Ma è utile la salvaguardia e la protezione delle persone come prima cosa”.

“Prima cosa, salvaguardiamo la salute dei frati e dei fedeli”

Una decisione che è stata presa anche in comunione con il rettore del Santuario, fra’ Francesco Dileo e con il provinciale fra’ Maurizio Placentino. “Mi rendo conto che mi è toccato compiere un’azione un po’ di tipo storico con la chiusura del Santuario e dei luoghi di Padre Pio, cosa che non era mai successa dalla morte di san Pio del 1968, ma un gran numero di frati sono risultati positivi e molti con sintomi.

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Non è possibile mantenere il servizio e quindi è stato un atto d’obbligo chiudere gli ambienti del santuario e ridurre le celebrazioni con la presenza del popolo” – ha concluso l’Arcivescovo.

Un ultimo pensiero il Vescovo l’ha rivolto ai tantissimi gruppi di preghiera di Padre Pio: “I Gruppi di preghiera possano essere dalle loro case veri cenacoli di fede e di carità, come li voleva san Pio da Pietrelcina”.

Fonte: avvenire.it

ROSALIA GIGLIANO

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