Coronavirus: Pericolosi anche lo scambio della pace e il Padre Nostro?

Continua la paura per il Coronavirus, in particolare nelle zone dell’Estremo Oriente. Dalle Filippine arriva una novità per la Santa Messa.

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“Non sarà possibile scambiarsi il segno della pace”: questa è la nuova norma dettata nelle chiese Filippine. Un motivo per ostacolare la diffusione della malattia.

Coronavirus: la nuova norma nelle Chiese filippine

Differenti norme e precauzione sono adottate nei vari Paesi del mondo per evitare il diffondersi ed il dilagare del Coronavirus. In particolare nelle zone dell’Estremo Oriente.

Anche la Chiesa cerca di adattarsi. In particolare, nelle Filippine, in risposta alla minaccia diffusione virus, è stato chiesto ai fedeli, durante la celebrazione Eucaristica, di evitare di scambiarsi il segno della pace ed anche di tenersi per mano durante la recita del Padre Nostro.

No allo scambio della pace

La nuova regola è comunicata a tutti i sacerdoti delle parrocchie locali direttamente dalla Conferenza dei Vescovi Cattolici delle Filippine: “Mentre il mondo guarda osserva con ansia e vigilanza la diffusione del 2019 Novel Corona Virus, ci rivolgiamo al nostro amorevole Padre del cielo per ottenere protezione e guida. Agendo in base alle istruzioni dell’Arcivescovo Romulo G. Valles, diffondiamo queste linee guida” – è stato questo il testo del comunicato diffuso per i parroci.

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Coronavirus: prima l’India ora le Filippine

Non solo una misura adottata nelle Filippine. Già dall’inizio di quest’anno, in India, proprio per evitare il diffondersi del virus, era stato proibito la distribuzione della Comunione direttamente in bocca, ma soprattutto è stata vietata la distribuzione del vino da un unico calice insieme alla comunione, come è d’uso fare proprio in India durante la Messa (Leggi l’articolo: Coronavirus: distribuire la Comunione può essere pericoloso?).

Una situazione che sta, a poco a poco degenerando e che ci sta sfuggendo sempre più di mano. Prima si chiede di privarsi di accostarsi a ricevere Cristo nel pane Eucaristico, ora è vietato anche lo scambio della pace.

Non ci accorgiamo che, se da un lato possono essere degli espedienti per evitare il contagio, dall’altro stiamo apertamente rifiutando Cristo, nostra unica fonte di salvezza.

Riflettiamoci!

ROSALIA GIGLIANO

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