Coronavirus, ritorno a scuola: il consiglio dei ministri approva il decreto

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto sul ritorno a scuola dopo la necessaria chiusura legata alla diffusione del Coronavirus.

(Websource/Archivio)

Sia per gli esami di Maturità che per quelli di terza media sono previste due opzioni: tutto dipenderà da quando si potrà tornare sui banchi.

Ancora incertezza sul ritorno a scuola

L’ultima proroga del governo sulle restrizioni è fissata per martedì 13 aprile. Quando il premier Conte ha comunicato la data, però, ha anche specificato che non è possibile, al momento, dare una certezza sulla riapertura delle attività. Probabile, dunque, che in prossimità del 13 aprile il governo comunichi un ulteriore proroga. Lo si evince dal fatto che durante i bollettini giornalieri, le massime autorità sanitarie del Paese predichino calma e sottolineino come al momento bisogna ancora stringere i denti.

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In tale situazione d’incertezza, non è possibile dare una data precisa sul ritorno a scuola. Il Consiglio dei ministri, però, ha fissato una data limite, entro la quale il ritorno sui banchi verrà spostato alla prossima annata scolastica. Lo ha fatto oggi pomeriggio al termine di una riunione che ha portato all’approvazione del decreto sugli esami di maturità.

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Due opzioni per gli esami di Maturità e di terza media

Data la situazione d’incertezza il Miur ha proposto due soluzioni per gli esami di maturità e per quelli di terza media. Tutto dipende, come detto, dal ritorno o meno tra i banchi che non potrà avvenire dopo il 18 maggio. Se questo sarà possibile lo scopriremo solo con il passare dei giorni e con l’eventuale certezza che i ragazzi non rischino la salute per rientrare a scuola.

Per quanto riguarda la maturità, se si tornerà a scuola a maggio è previsto un esame d’Italiano gestito dal Miur ed una seconda prova gestita invece da una commissione interna. Qualora non si dovesse tornare a scuola, gli studenti affronteranno una prova orale, anche per via telematica. Per i più piccoli, invece, il rientro a maggio porterà ad una prova scritta unica da aggiungere agli scrutini. Se non si dovesse ritornare, invece, la valutazione spetterà agli insegnanti, senza alcun tipo di esame. A tutti gli studenti che non sono in periodo di esami, invece, sarà garantito il passaggio all’anno successivo.

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Luca Scapatello

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