L’ipotesi di alcuni scienziati Usa: tra la popolazione alcune persone potrebbero avere preso il coronavirus prima della sua scoperta, ed esserne immuni.
Queste persone non avrebbero cioè alcun bisogno di vaccinarsi, di sottoporsi a cure particolari e forse nemmeno di indossare la mascherine.
Si è discusso molto infatti in questi giorni della questione dei soggetti asintomatici che, a detta inizialmente di alcuni opinionisti, starebbero diffondendo la in modo inconsapevole. Tuttavia ora si pensa che al contrario potrebbero essere proprio loro che in questi mesi hanno difeso gli altri dal contagio.
Coronavirus, l’idea paradossale che nasce dai dati delle carceri
L’idea, paradossale, arriva nientemeno che da una prigione. Come spiegato dal quotidiano americano Washington Post pare che negli stati di Arkansas, North Carolina, Ohio e Virginia ci siano attualmente oltre tremila persone infette tra i detenuti. Di questi, però, ben il 96 per cento non presenta sintomi.
Così il giornale americano ha posto l’attenzione sul fatto che ci sono persone che vivono e lavorano con chi è malato ma a loro volta, anche se si infettano, non presentano sintomi.
La decisioni di alcuni medici di capire perché si è asintomatici
Così alcuni medici statunitensi hanno cominciato a intraprendere questa pista, e capire quali potrebbero essere i fattori che rendono le persone asintomatiche o viceversa. Così che, qualora si riuscisse ad andare a fondo alla questione, si disporrebbe di un arma in più per combattere il virus.
L’esperta di malattie infettive dell’Università di San Francisco in California ha spiegato che il numero di infezioni asintomatiche “potrebbe essere un bene per l’individuo e per la società”. Per giungere a questa conclusione la donna ha cercato di raccogliere il maggior numero di informazioni possibili.
L’ipotesi che potrebbe aprire alla speranza contro il coronavirus
La conclusione è che negli Stati Uniti il 40 per cento degli infetti non ha sintomi. Questo grazie alle mascherine, oppure potrebbe riguardare la conformazione del recettore utilizzato dal virus per entrare nella cellula, o ancora oppure una struttura genetica particolarmente vantaggiosa.
Tuttavia si tratta di ipotesi. Altri lavori spiegano invece che una parte della popolazione potrebbe essere stata esposta in passato a qualcosa di simile al Covid-19, molto prima che lo stesso virus fosse stato scoperto dagli scienziati stessi. Ciò indicherebbe che tra la popolazione ci sono persone immuni al virus che non si sono né ammalate né vaccinate.
Giovanni Bernardi