Coronavirus: la fase della graduale riapertura non sta funzionando, come tutti speravano. Quali sono le norme da seguire, dopo il sorgere dei nuovi focolai di contagio?
Sono passati circa due mesi, da quando il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha iniziato a togliere i divieti, a dare il via a diverse attività, ad aprire le frontiere. Questo passo in avanti è stato forse male interpretato o prematuro, infatti non si smette di ammalarsi, nel nostro Paese come nel mondo.
Se teniamo presente che in molti Paesi esteri la fase peggiore, per il contagio da Coronavirus, non ha ancora raggiunto il picco, dovremmo avere un’dea più precisa di quanto siamo ancora in emergenza. Per questo, è stato aggiornato l’elenco delle Nazioni da cui non si può arrivare: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Kuwait, Oman, Bosnia Erzegovina, Macedonia del Nord, Moldova, Brasile, Cile, Panama, Perù, Repubblica Dominicana. Chi proviene dagli Usa, inoltre, dovrà rimanere isolato per 14 giorni.
Ricordando, poi, che la riapertura delle attività non doveva affatto significare “liberi tutti”, come è stato in moltissime occasioni documentate in Tv, aspettiamoci delle altre norme di prevenzione.
Così, proprio domani, 14 Luglio, si presenteranno nuove norme restrittive, nuovi controlli. Si pensa, al momento, che Conte voglia prorogare lo stato d’emergenza, fino a fine anno o almeno fino al 31 Ottobre. Il 14 Luglio, infatti, è il termine massimo delle misure in vigore attualmente. E’, dunque, tempo di bilancio. Sicuramente rimarrà l’obbligo delle mascherine e quello di sanificare i locali. E, almeno fino a fine mese, attività come le discoteche al chiuso, potrebbero non aprire affatto. Sacre e feste di paese, fiere e congressi subiranno la stessa sorte.
Necessario ancora il gel per le mani, prima di entrare in luoghi comuni, e la misurazione della temperatura, nonché la distanza sociale. Tra mille polemiche, tra politici e sanitari, teniamo bene a mente che nulla è più importante della salvaguardia della nostra vita! Che sia questo ad indurre tutti a proteggersi e a proteggere gli altri, stando lontani -ancora- dai soggetti più deboli.
Antonella Sanicanti
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