Coronavirus: l’epidemia cala, ma le Fake News sono in crescita!

Oltre al contagio da Coronavirus, c’è un altro male dilagante da estirpare, quello delle Fake News!

Coronavirus Fake News in aumento

Si tratta di notizie false che vengono divulgate, senza alcuna cognizione di causa, e si “aggiornano” ad ogni circostanza. In questo momento, le più condivise sono quelle riguardanti la propagazione del Coronavirus.

Coronavirus: i danni delle Fake News

Ecco come lo psicologo cognitivo dell’Università di Bologna, il professore Roberto Nicoletti, ne spiega l’effetto: “Una fake news non è mai banale: è sensazionale, rilevante. Chi la riceve ha la percezione di essere entrato in contatto con qualcosa che in pochi sanno e da lì scatta il desiderio di condividerla. L’intenzione può essere di due tipi: positiva, se la notizia riguarda ad esempio un modo per curarsi o non farsi contagiare dal nuovo virus, si sente il bisogno di dirlo ad amici e parenti; oppure negativa, si condivide una notizia per imporre la propria leadership, dimostrare che si sa più degli altri e che si ha accesso a fonti che gli altri non conoscono, confutando ciò che dicono”. 

Cerchiamo allora di “debellare” alcune delle Fake News più accreditate, con l’aiuto di voci esperte. L’Istituto Superiore della Sanità ci fa sapere che “Non vi sono informazioni sulla sopravvivenza del virus sulla superficie degli alimenti, ma la possibilità di trasmissione del virus attraverso il pane fresco o altri tipi di alimenti è poco probabile, visto che la modalità di trasmissione è principalmente attraverso le goccioline che contengono secrezioni respiratorie (droplets) o per contatto, purché manipolando il pane, come altri alimenti, sia rispettata l’igiene delle mani, che consiste nel lavaggio accurato con acqua e sapone, per almeno 20 secondi, e, in caso di tosse o starnuti, si usi un fazzoletto usa e getta, per coprire le vie respiratorie, e poi si lavino subito le mani prima di toccare il pane o le verdure”.

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Coronavirus:un pretesto per abbandonare gli animali

E ancora: “Il tempo di sopravvivenza del virus in luoghi aperti non è attualmente noto. Teoricamente, se si passa con la suola delle scarpe su una superficie in cui una persona infetta ha espulso secrezioni respiratorie come catarro, ecc. è possibile che il virus sia presente sulla suola e possa essere portato in casa.

Tuttavia, il pavimento non è una delle superfici che normalmente tocchiamo, quindi il rischio è trascurabile. In presenza di bambini, si può mantenere un atteggiamento prudente nel rispetto delle normali norme igieniche, togliendosi le scarpe all’ingresso in casa e pulendo i pavimenti con prodotti a base di cloro all’0.1% (semplice candeggina o varechina diluita)”.

Coronavirus scarpe fuori casa
photo Pixabay

In ogni caso e in ogni circostanza, nella persistenza di ogni dubbio o incertezza, sono sufficienti le comuni norme igieniche.

Sulla pagina di SkyTG24, leggiamo: “Il virus non arriva nelle nostre case tramite l’acqua del rubinetto. Il coronavirus si diffonde tramite le goccioline del respiro delle persone infette.  Per quanto riguarda invece le superfici, è stato realizzato uno studio per capire i tempi di permanenza del Coronavirus.

La pulizia delle mani è anche in questo caso la soluzione a tutti problemi relativi al Covid-19 che può rimanere – fino a un massimo di 72 ore e a seconda delle condizioni ambientali – sugli oggetti contaminati”.

Per prevenire l’abominevole abitudine di abbandonare gli animali domestici, si specifica che “cani e gatti e gli altri animali domestici non contagiano gli esseri umani. (…) L’Organizzazione Internazionale per la Salute Animale ha spiegato nel dettaglio i tipi di virus simili al Covid-19 da cui possono essere affetti cani e gatti, ma non si tratta di Covid-19 e soprattutto non c’è trasmissione da animale a uomo”.

Cane abbandonato Coronavirus
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Coronavirus: la profezia di Bill Gates

Alle notizie malamente interpretate, si aggiungono quelle riguardanti possibili profezie (corredate di video, come quello su B. Gates) di chi avrebbe parlato dell’evento Coronavirus qualche anno fa. Non si tratta di Santi o della Madonna, ma di professionisti che, come ognuno di noi, potrebbero aver fatto delle semplici deduzioni, più o meno sensate, sulle possibili conseguenze dell’inquinamento, e di altre “diavolerie” messe in atto dall’uomo, a discapito del pianeta.

E cosa dire degli espedienti “fai da te”, per assumere le vitamine e contrastare l’insorgenza della malattia? Nulla, se non che una sana alimentazione farebbe bene a chiunque, anche in assenza di pandemia!

Il contributo del Social, la diffusione delle FakeNews

SkyTG24 scrive anche: “Circola un video su TikTok, ripreso anche su altri Social, in cui un presunto medico (per meglio dire, qualcuno in camice in un laboratorio) analizza due campioni di sangue: uno apparterrebbe a un paziente sano, l’altro a uno infetto, anzi addirittura a uno dei pazienti zero. Nel video, si sostiene che ai contagiati cambia il colore del sangue, diventando più scuro. La notizia è priva di fondamento e lo stesso disseminatore di questa fake news ha poi chiesto scusa dicendo di averlo fatto per satira”.

Coronavirus fake news
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Pare sia una Fake News anche il fatto che il Coronavisus verrà estinto dalle alte temperature estive. Cosa distinguere, dunque, la verità dalla menzogna? Il professore Roberto Nicoletti sottolinea: Esiste un principio noto nella comunicazione, secondo cui, se una persona sente o legge la stessa cosa per circa 10 volte, nella sua mente diventa automaticamente una verità, soprattutto se le fonti che la comunicano sono diverse”. Non ci resta che armarci di buon senso e di un sano senso critico.

 

Antonella Sanicanti

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