Il Corano e la Bibbia a confronto. Tabella comparativa fra cristianesimo e islam

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Il Corano e la Bibbia a confronto. Tabella comparativa fra cristianesimo e islam. Molte persone non hanno le idee in chiaro riguardo al Dio della Bibbia – quello degli ebrei e dei cristiani – e ad Allah. Questo confronto vuol essere un aiuto a capirci qualcosa di più.

L’islam presentato dal Corano è la religione dell’uomo che cerca di piacere a Dio ubbidendo alla volontà divina. Il cristianesimo presentato dalla Bibbia, invece, rivela un Dio che prende l’iniziativa e viene a cercare l’uomo perduto. Sono due visioni opposte. Anche la diffusione delle due religioni segue percorsi contrastanti: per l’islam è la jihad, per il cristianesimo è l’evangelizzazione.

Usando il Corano e la Bibbia si possono paragonare chiaramente l’islam e il cristianesimo. (L’elenco, i riferimenti e le spiegazioni non sono completi. Alcuni riferimenti delle Sure possono variare leggermente secondo la traduzione usata.)

Differenze
fra l’islam e il cristianesimo

 

il Corano
la Bibbia
Dio

Non solo i cristiani, ma anche i musulmani credono in un Creatore.

Alla fine dei tempi, nel Giorno del Giudizio, Egli chiederà conto a tutti gli uomini delle loro azioni.

1. Allah creatore
Allah è il creatore del mondo e dell’uomo. Ma l’uomo non è stato creato a immagine di Dio.
Sure 55:1-7.
1. Dio creatore
Dio ha creato l’universo e l’uomo a sua immagine e somiglianza. Egli rivela la sua essenza nella creazione.
Giovanni 1:14-15.
2. Allah non è Padre
Allah non è il padre di Gesù, ma il Dio onnipotente e misericordioso.
Sura 9:30-31; 6:101-102.
2. Dio è Padre
Dio è Padre di Gesù Cristo e Padre dei suoi figli.
Marco 1:1; Giovanni 1:12; Romani 8:15-17; 1 Giovanni 3:1.
3. La Trinità è idolatria
La venerazione di parecchi dei è il più grave peccato dell’Islam, perché c’è solo un unico Dio. (Il Corano accusa i cristiani di adorare tre dei: Dio, Gesù e Maria.)
Sura 4:171; 5:76.
3. La Trinità
La Trinità consiste nell’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Maria è soltanto umana e non fa parte della Trinità.
Matteo 28:19; Galati 4:6.
4. Il nome di Allah
Il nome Allah è formato dall’articolo “al” e dal sostantivo “Ilah”, e significa “il Dio”.
L’espressiône “Nome di Allah” si trova almeno 120 volte nel Corano. Allah ha molti altri nomi.

4. Il nome di Dio
Dio si rivela a Mosè come “Io sono Colui che sono”.
Il Dio della Bibbia ha molti altri nomi.
Esodo 3:13-14.

Gesù

Corano e Bibbia parlano di Gesù, il “Cristo”.

Gesù è nato dalla vergine Maria.

Secondo la Bibbia è morto sulla croce, risorto, e asceso al cielo.

Essa afferma pure che Gesù ritornerà di nuovo sulla terra negli Ultimi Giorni.

5. Allah e Gesù
Gesù è stato creato da Allah attraverso la sua parola. E tramite la potenza di Allah è stato trasferito in Maria. Tuttavia è solo un uomo.
Allah non ha figli, Gesù non è suo figlio. Gesù non può essere venerato come Dio.
Sure 9:30; 5:75; 4:171; 3:59; 3:45; 5:75.

5. Dio e Gesù
Gesù è stato generato dallo Spirito Santo in Maria.
Gesù è l’unigenito Figlio di Dio. Gesù è venuto come uomo sulla terra ed è Dio incarnato. Sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento Gesù è venerato come Dio.
Salmo 2:7; Matteo 1:20; Luca 1:35; Giovanni 1:1-2; Isaia 9:6; Giovanni 20:28.
6. Gesù: Profeta e Apostolo
Gesù è considerato uno dei profeti più significativi. Tuttavia Maometto è il “sigillo dei profeti”. Gesù viene anche chiamato apostolo di Allah.
Poiché l’uomo non è caduto nel peccato, egli non ha bisogno di un Salvatore. Con le buone opere è in grado di guadagnarsi l’approvazione di Allah.
Non c’è nessun mediatore tra Allah e l’uomo.
Sure 61:6; 7:157; 33:40.
6. Gesù: Dio, Mediatore, Salvatore
Gesù è venuto nel mondo come il promesso Liberatore e Salvatore dell’Antico Testamento.
Egli è il Figlio di Dio, e in diversi passaggi viene chiamato “Signore” e “Dio”.
Gesù Cristo è l’unico mediatore tra Dio e l’uomo.
Isaia 53:5-12; Giovanni 3:17; Tito 2:13; 2 Pietro 1:1; Giovanni 14:16; Atti 10:43; 13:21; Filippesi 3:20; 1 Timoteo 2:5.
7. Gesù non è morto sulla croce
Gesù non è stato crocifisso e non è risorto. Una crocifissione sarebbe stata per lui una sconfitta vergognosa. Con la sua morte non avrebbe ottenuto nessuna redenzione.
(Sulla fine di Gesù il Corano non ha indicazioni chiare. Probabilmente Allah l’ha rapito davanti ai suoi nemici, e un altro è stato crocifisso al suo posto.)
Sura 4:157-158.
7. Gesù, morto sulla croce e risorto
Gesù è morto sulla croce secondo la volontà del Padre. È stato messo in una tomba ed è risorto dai morti il terzo giorno.
Con ciò ha conquistato la vittoria sul peccato e sulla morte e ha ottenuto la redenzione per coloro che ripongono la loro fiducia in lui.
Matteo 16:21; Atti 10:40; 1 Corinzi 15:4; Filippesi 2:8; Colossesi 1:22; 1 Pietro 2:24.
8. Negli ultimi giorni

8. Negli ultimi giorni Gesù ritorna
La Bibbia afferma molte volte in modo chiaro che Gesù ritornerà sulla terra e che tutti lo vedranno.
Atti 1:11; Marco 13:26; Luca 21:27; Apocalisse 1:7.
9. Gesù non è Dio
Chi dice che il figlio di Maria è Allah è un miscredente.
Sura 5:75-78; 9:30.
9. Gesù è Dio
Gesù è vero uomo e vero Dio.
Matteo 1:23; Giovanni 1:1,14; 10:30,38; 14:9; Colossesi 1:19; 2:9; Tito 2:13; 1 Giovanni 5:20.

L’uomo

10. Dio e l’uomo
Dio ha creato l’uomo da un grumo di sangue.
Sura 96:1-2
10. Dio e l’uomo
Dio ha creato l’uomo per avere comunione con lui.
Egli desidera che sia salvato.
Apocalisse 19:7; Luca 14:23; Ezechiele 33:11; 1 Timoteo 2:4.

11. Le buone opere
Con le buone opere l’uomo ottiene il favore di Allah. I cinque pilastri del culto dell’islam sono: la professione di fede; la preghiera cinque volte al giorno; l’elemosina; il digiuno nel mese di Ramadan; il pellegrinaggio alla Mecca.
Sura
11. Le buone opere
Le opere non possono riconciliare l’uomo con Dio.
Romani 3:20,28; Galati 3:10-11.

Peccato, fede, perdono

Il Corano e la Bibbia indicano che la volontà di Dio credere in lui e vivere secondo i suoi precetti.

Se la persona viola questi precetti e pecca, gli può essere perdonato.

Il Corano e la Bibbia promettono la vita eterna al credente.

12. Il peccato
Nel paradiso terrestre Adamo ha peccato quando ha mangiato il frutto proibito.
Ma con questo evento l’uomo non è stato separato da Allah.
(Nell’islam non c’è caduta e il peccato originale non esiste.)
Sura 2:35-39.
12. Il peccato
Adamo ha trasgredito il comandamento di Dio nel paradiso.
Le conseguenze di questa violazione sono peccato, morte e separazione da Dio per tutti gli uomini nel mondo.
La riconciliazione con Dio è possibile solo attraverso la morte di Gesù.
2 Corinzi 5:18-19; Romani 3:20.
13. Il bene e il male
La persona è sempre in grado di decidere tra il bene e il male.
Con le buone opere e l’osservanza dei precetti l’uomo può piacere ad Allah. Se tuttavia disobbedisce e pecca, non fa soffrire Allah.
Quando l’uomo fa il male, egli pecca innanzitutto contro se stesso, perché non riceverà la ricompensa per il bene che avrebbe potuto compiere.
Sura 7:19-25; 6:160; 53:31.
13. Il bene e il male
A partire dalla caduta di Adamo, l’uomo ha scelto il male.
Egli non è in grado di far niente per ristabilire la sua relazione con Dio.
Il tentativo di esaudire la legge lo porta solo a cadere ancor più profondamente nel peccato. I suoi peccati sono sempre rivolti contro Dio.
Romani 3:10-12,20; Salmo 51:6.
14. La fede
Fede significa riconoscere l’esistenza di Allah, sottomettersi a lui, esprimergli gratitudine e seguire i suoi precetti (preghiera, elemosina, eccetera).
Sura 2:177.
14. La fede
Fede significa riconoscere il proprio stato di peccato e perdizione, accettare la redenzione di Gesù, e vivere nei comandamenti di Dio per mezzo della forza dello Spirito Santo.
Atti 9:1-18.
15. Il perdono
Il Corano celebra continuamente la misericordia e la grazia di Allah.
Il peccatore pentito spera nel perdono di Allah, tuttavia non ha alcuna certezza del perdono nella vita attuale, e neppure la certezza di poter entrare nel paradiso dopo la morte.
Allah è troppo onnipotente per lasciarsi vincolare nelle sue azioni.
Sure 7:156; 3:31; 27:46.
15. Il perdono e la vita eterna
Il peccatore pentito sa che Dio gli dona il perdono, perché Dio si è chiaramente impegnato nella sua Parola
1 Giovanni 1:9.
Dio dona la certezza della vita eterna a chi accetta il perdono offerto per mezzo della morte di Gesù.
Giovanni 1:12; 1 Giovanni 5:13.

La Parola di Dio e
lo Spirito Santo

Musulmani e cristiani credono che la Parola eterna e non falsificata di Dio sia scritta nel loro Libro sacro.

Il Libro racconta come Dio ha guidato la storia dell’ umanità nel passato, e come nel presente dà indicazioni per la vita e la fede degli uomini.

16. Il Corano
Il Corano è la Parola non falsificata e pura di Allah, una trascrizione fedele della rivelazione originale divina a Maometto.
(L’Antico e il Nuovo Testamento, invece, sono stati falsificati col tempo. Il Corano corregge l’Antico e il Nuovo Testamento là dove differiscono dalla Bibbia.)
Sure 2:2; 43:2-4.
16. La Bibbia
La Bibbia è la Parola affidabile di Dio.
Lo Spirito Santo ha vegliato sulla sua stesura. La Bibbia non ha bisogno di correzioni e rimane per sempre la Parola eternamente valida di Dio.
Apocalisse 22:18.
17. Ispirazione del Corano
Il Corano è stato dettato a Maometto direttamente da Dio, tramite la mediazione dell’angelo Gabriele, senza l’influsso della personalità di Maometto. La sua autenticità è perciò garantita.
L’autore del Corano è uno solo: Maometto.
Sura 2:97-98; 26:192-195.
17. Ispirazione della Bibbia
La Bibbia è “ispirata” da Dio. Tuttavia la personalità degli scrittori non è annullata, ma si riflette chiaramente nei diversi stili dei libri biblici.
La Bibbia è stata scritta da circa 40 autori nel corso di 1500 anni.
2 Timoteo 3:16.
18. L’azione dello Spirito Santo
Nella rivelazione delle Scritture lo Spirito di Dio ha operato in diversi uomini: in Mosè per la Torà, in Davide per i Salmi, in Gesù per i Vangeli e in Maometto per il Corano.
Allah fortifica i fedeli con lo Spirito.
Sure 2:87; 16:102.
18. L’azione dello Spirito Santo
Lo Spirito Santo è una persona divina e appartiene alla Trinità.
Lo Spirito convince di peccato e di colpa. Egli dà ai credenti dei doni spirituali, fa crescere il frutto spirituale, e permette di vivere come piace a Dio.
Genesi 1:26; Giovanni 14:16; Galati 5:22.
Altro

19. Jihad per il Regno di Allah
La Jihad è la “guerra santa” contro gli infedeli. L’Islam ha come scopo la conquista territoriale per instaurare un governo islamico con la sharia (legge coranica).

19. Evangelizzazione per il Regno di Dio
I discepoli hanno ricevuto il comandamento di andare per tutto il mondo a predicare il vangelo a ogni creatura, facendo miracoli e scacciando demoni, affinché chi lo riceve sia salvato.
Marco 16:15-18; Giovanni 3:16.

20. Gli infedeli
Il Corano esorta a diffidare degli infedeli (compresi ebrei e cristiani) e a ucciderli.
Sure 5:54; 47:4; 9:29,123,216.
20. Gli infedeli e i nemici
Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano, e pregate per quelli che vi maltrattano e che vi perseguitano.
Esodo 23:3-4; Matteo 5:44. Luca 6:27,35; Romani 12:14; 1 Pietro 3:9.

21. Maometto nelle Scritture
Secondo l’Islam, la venuta di Maometto è annunciata nell’Antico Testamento da Mosè e Isaia, e nel Nuovo Testamento da Gesù.
21. Maometto nelle Scritture
Maometto non è annunciato nella Bibbia e non corrisponde ai criteri biblici per un profeta di Dio.

22. Gerusalemme
Il nome di Gerusalemme non è menzionato nemmeno una volta nel Corano.
22. Gerusalemme
Gerusalemme viene menzionata direttamente circa 770 volte nell’Antico e nel Nuovo Testamento. Altri nomi per Gerusalemme sono “Sion” (circa 170 volte).

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