Commento alla Parola di oggi: “Siete come quei sepolcri che non si vedono”

“Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo”. Questa la Parola del Signore di oggi.

Il Vangelo di oggi ci dice

Gesù attacca apertamente i farisei, giudicandoli indegni del Regno dei Cieli, poiché incapaci di seguire l’amore e la giustizia di Dio.

Gesù è adirato con coloro i quali non comprendono la Parola del Signore nonostante vi si trovino di fronte. Attacca i farisei perché pensano a rispettare le leggi dell’uomo, ma non si curano di applicare il volere e la giustizia divina. Quando i dottori della Legge si risentono per le sue parole, il Messia attacca anche loro: rei di applicare pesi insopportabili sulle spalle dei più poveri, ma al contempo restii nel caricarsene un minimo sulle proprie.

Dal Vangelo secondo Luca (11, 42-46):

In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».

Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».

Commento alla Parola di oggi

La Parola del Signore di oggi ci invita a riflettere sull’importanza di accogliere nel cuore lo Spirito Santo. I Farisei erano chiusi alla ricezione di quel dono poiché troppo rigidi nell’applicazione delle leggi, mentre i dottori della Legge lo erano perché la utilizzavano per fini propri. Gesù Cristo è furioso con loro poiché il rifiuto dello Spirito Santo e dunque dell’amore e della giustizia divina non è solo un errore, ma anche un peccato. Rifiutandolo si rifiuta anche Dio. Non cadiamo nei loro errori, non pensiamo solo al nostro interesse, siamo flessibili se questo serve ad aiutare il prossimo, non dimentichiamo mai gli insegnamenti di Gesù e non utilizziamo la vita cristiana come interesse personale, bensì come servizio.

Luca Scapatello

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